Il DEF svela: il governo gialloverde ci costa 133 miliardi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-12

La versione definitiva del Documento di economia e finanza svela fino in fondo le conseguenze sui conti pubblici dell’ultima manovra voluta dal governo giallo-verde

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Sono 133 miliardi di maggiori spese nel triennio: una bazzecola, anche considerando che novantaquattro sono a carico di tre voci: pensioni, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali. Alessandro Barbera sulla Stampa oggi scrive che la versione definitiva del Documento di economia e finanza svela fino in fondo le conseguenze sui conti pubblici dell’ultima manovra voluta dal governo giallo-verde.

Nei prossimi tre anni la spesa per sussidi sale di quasi cento miliardi, solo in parte coperti – e solo dal 2020 – con gli aumenti Iva che il governo ha messo a bilancio e però promette di non introdurre. Questa enorme contraddizione verrà a galla a ottobre, quando occorrerà mettere a punto la Finanziaria per il 2020. Lo scrive esplicitamente il ministro Giovanni Tria nella prefazione al Documento: «Il profilo delineato per l’indebitamento netto richiederà l’individuazione di coperture di notevole entità». Al Tesoro si parla già di quaranta miliardi, euro più, euro meno.

133 miliardi def

Tria conferma l’avvertimento fatto a voce ai due partiti della maggioranza: «La legislazione fiscale viene per ora confermata nell’attesa di definire le misure alternative di copertura e di riforma fiscale». Se il governo reggerà l’urto delle elezioni europee, per salvare i conti e coprire le nuove spese avrà tre strade: o aumentare l’Iva almeno su alcune fasce di prodotti, o abolire il bonus da 80 euro introdotto dal governo Renzi, o fare altro deficit andando allo scontro con la Commissione europea.

Leggi anche: Il DEF e i 35 (o 47?) miliardi necessari per la flat tax e le clausole IVA

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