Economia
Facchini, braccianti, studentesse: le multe a chi sciopera grazie a Salvini
neXtQuotidiano 05/02/2020
Quel comma, come previsto, si sta scagliando contro la parte più debole del mondo del lavoro, che prova a non essere invisibile con metodi a volte estremi, come può essere un blocco stradale. Dopo gli operai di prato tocca agli altri
Il Fatto Quotidiano oggi racconta le sanzioni del Capitano, ovvero le multe del decreto Sicurezza di Matteo Salvini: facchini, braccianti e studentesse rischiano di dover pagare fino a 4 mila euro perché, durante la manifestazione, avevano bloccato la strada. La stretta voluta dalla Lega è stata approvata a fine 2018 dal governo Conte 1 e per nulla modificata dal Conte 2.
Quel comma, come previsto, si sta scagliando contro la parte più debole del mondo del lavoro, che prova a non essere invisibile con metodi a volte estremi, come può essere un blocco stradale. A dicembre si è parlato molto degli operai tessili di Prato, multati dopo aver manifestato chiedendo sette mesi di stipendio arretrati. La vicenda di Tortona coinvolge invece gli addetti del polo logistico gestito dalla cooperativa Clo, che a sua volta serve i supermercati Coop di tutto il Nord – Ovest .
Hanno iniziato a protestare tempo fa denunciando le classiche situazioni che si vedono nel settore: “Turni improponibili –dice il Si Cobas –, irregolarità nei contratti e nelle buste paga”. Dopo i primi cinque licenziamenti, ritenuti “ritorsivi” dal sindacato, a fine ottobre un gruppo di lavoratori ha bloccato l’ingresso nel centro. Allora la cooperativa ha risposto con altri 15 licenziamenti disciplinari. In queste settimane ci sono stati incontri con la società per trovare un accordo, ma nel frattempo sono arrivati i verbali della Polizia stradale che anticipa le multe contro i sindacalisti e i lavoratori, che potrebbero arrivare a rimetterci gli ultimi tre stipendi e mezzo.
Anche alla Geodis di Castel SanGiovanni (Piacenza), c’è stato uno sciopero con blocco stradale il 20 dicembre:
Anche qui, tanti gli addetti stranieri, soprattutto filippini, e tante le contestazioni sulle condizioni. Pochi giorni fa le prime sanzioni, per ora ai danni di tre sindacalisti SiCobas. Al presidio, però, c’erano tanti lavoratori, e ora il timore è che la stangata possa arrivare anche a loro.
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