De Vito e l’esposto ai probiviri contro Di Maio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-28

Una stoccata che arriva mentre il leader pentastellato è impegnato nella trattativa con il Pd per la formazione del nuovo esecutivo

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Marcello De Vito ha  presentato un doppio esposto contro il capo politico del Movimento. Uno al collegio dei probiviri, l’altro al comitato di garanzia. Una stoccata che arriva mentre il leader pentastellato è impegnato nella trattativa con il Pd per la formazione del nuovo esecutivo. Spiega oggi Lorenzo D’Albergo su Repubblica Roma:

Nell’atto De Vito torna avvocato e indica tutte le possibili violazioni dello statuto e del codice etico 5S che Di Maio avrebbe messo a segno quando, appena scattate le manette, si è preso la «responsabilità» di cacciare dalla sua cerchia il “mister preferenze” del Campidoglio. Secondo il numero uno dell’aula Giulio Cesare, finito al centro di un’inchiesta su un presunto giro di mazzette nato a margine dell’affare sul nuovo stadio della Roma e parzialmente riabilitato dalla Cassazione, il capo politico non poteva decidere in alcun modo la sua espulsione. Solo gli stessi probiviri che ora dovranno decidere sul ricorso di De Vito, spiega l’esposto, avevano quel potere.

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Insomma, al netto delle procedure interne alla galassia grillina, il consiglio comunale potrebbe essere presto nelle mani di un presidente in aperto conflitto con il leader del suo stesso Movimento. Una prospettiva che non sembra spaventare la sindaca Virginia Raggi, risparmiata dalla furia degli attacchi di De Vito, ma che dà comunque da pensare ai consiglieri. Nella maggioranza, come ha già suggerito pubblicamente l’ex capogruppo Paolo Ferrara, sta maturando un’idea: se e quando “Marcellone” tornerà in Comune, dovrà autosospendersi dal Movimento fino a che la giustizia non avrà fatto il suo corso e i probiviri emesso il verdetto sia sull’esposto che ha presentato che sulla sua posizione. «È già successo con Ferrara e Frongia — ricorda un consigliere — e secondo me Marcello accetterebbe».

Così De Vito tornerebbe a fare il presidente ma senza più essere grillino.

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