De Laurentiis indagato per falso in bilancio nell’affare Osimhen dal Lille al Napoli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-21

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è indagato per falso in bilancio: si indaga sul trasferimento dell’estate 2020 di Viktor Osimhen dal Lille

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Perquisizioni della Guardia di Finanza intorno alle 14 di oggi nelle sedi di Castel Volturno (Caserta) e Roma della Ssc Napoli nell’ambito di un’indagine della Procura del capoluogo campano sul trasferimento di Victor Osimhen dal Lille al club azzurro: il presidente della società, Aurelio De Laurentiis, è stato iscritto nel registro degli indagati. La Procura ipotizza il reato di “falso in bilancio”. Le perquisizioni eseguite dai finanzieri del Comando provinciale di Napoli sono finalizzate al reperimento di documentazione e altri elementi utili in ordine a ipotizzate condotte illecite connesse alla compravendita dei diritti alle prestazioni sportive di alcuni giocatori, avvenute nell’estate 2020, tra la Ssc Napoli e il club francese Losc Lille. Osimhen fu acquistato per 71,2 milioni, di cui circa 50 cash e altri 2o raggiunti con la vendita di 4 giocatori: il portiere Karnezis e tre della Primavera partenopea, Manzi, Palmieri e Liguori. Sul valore di questi ultimi si incentra l’indagine.

De Laurentiis indagato per falso in bilancio nell’affare Osimhen dal Lille al Napoli

Il trasferimento di Osimhen è stato già oggetto di una richiesta di ordine d’indagine europeo da parte della Procura Jirs (Juridiction Interrégionale Spécialisée – Giurisdizione Interregionale Specializzata) del tribunale giudiziario di Lille e ha comportato l’avvio di un procedimento penale anche presso la Procura di Napoli. Le perquisizioni in corso a Castel Volturno e a Roma, affidate agli specialisti del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Napoli, sono volte all’esecuzione dei provvedimenti richiesti dall’autorità inquirente francese e di quelli emessi dalla Procura di Napoli. Anche la moglie di Aurelio De Laurentiis,Jacqueline Baudit, il figlio Edoardo e la figlia Valentina sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli. Sulla vicenda aveva già puntato i fari la Procura della Figc, non rilevando però alcun illecito e prosciogliendo il club.

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