Politica

De Falco e il tradimento dei valori del M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-15

L’ex capitano combatte la macchina del fango a suon di bonifici e torna a ribadire le sue critiche sul condono per Ischia

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Gregorio De Falco non ci sta a passare per traditore o avido e in un’intervista al Corriere della Sera respinge le insinuazioni da macchina del fango che il MoVimento 5 Stelle ha posto in atto sulla sua persona dopo il voto in commissione sul condono per Ischia. E così, mentre l’altra protagonista del voto Paola Nugnes pubblica su Facebook i bonifici delle donazioni effettuate, l’ex capitano dice che anche lui ha pagato tutto e quindi le insinuazioni di Di Maio & Co. cadono. Prima però ci tiene a difendere la sua posizione su Ischia:

«Chiedevo semplicemente perché le domande di condono del ’97 vengano trattate in base alla legge dell’85 e non a quella del ’94. Non trovo razionale questo. «Se insistono li querelerò Grillo diceva no ai capibastone» ritorno al futuro».

Ci spieghi meglio.
«Se definisco le domande pendenti con una norma che non è naturale ma è precedente, faccio una novazione dell’ordinamento. E quindi creo un nuovo condono».

Lei è di Ischia.
«Che è un’isola bellissima. E non si capisce perché se ne parli nel decreto su Genova. Ogni volta che si fa un condono, si crea l’aspettativa per il successivo».

Dicono che non vuole pagare i soldi agli alluvionati.
«Adesso basta però. Li ho appena pagati. Se continuano così non potrò più stare zitto, mi dovrò difendere in giudizio».

paola nugnes versamenti

I versamenti di Paola Nugnes postati su Facebook

E la macchina del fango.
«E una vera schifezza, non ha simmetria e funzionalità».

Buffagni dice: «Diceva “torni a bordo”. Se non si trova bene torni a casa».
«Ancora con questa storia? Che noia. Ma Buffagni chi?».

La Fattori parla di «terrorismo psicologico». E conclude: «A riveder le stelle».
«D’accordo, serve coerenza con le nostre stelle». È in arrivo l’espulsione? «E arrivata via stampa. Siamo alle sentenze senza neanche il processo».

Con il Messaggero De Falco invece è meno preciso sui rimborsi ma ha le idee chiare su quanto sta accadendo: «prima ero un simbolo, quando mi chiamarono per la lista, adesso non lo sono più».

Che ne pensa delle parole di Stefano Buffagni?
«Non le conosco, cosa ha detto?».

Ha detto che il M55 deve pensare alle famiglie degli italiani e non a quella di De Falco.
«E che vuole dire?».

Che lei vuole farsi cacciare per non tagliarsi più lo stipendio a favore del M55: è vero?
«Addirittura mettono in mezzo le famiglie?».

Ma è stato lei a dichiarare che finora aveva versato la quota al M55 perché si sta separando: è così?
«Di questo parlerò tra due giorni. E comunque i tempi per versare scadono il prossimo 18 novembre».

Quindi?
«Potrei farlo o averlo già fatto».

Che fa, gioca?
«No, ora non lo dico. Ma siete sicuri che manchi solo io tra i miei colleghi?».

Leggi sull’argomento: La scoperta di Elena Fattori: c’è terrorismo psicologico nel M5S

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