“L’ho fatto sedere sulle mie ginocchia, poi l’ho accoltellato”, l’agghiacciante confessione di Davide Paitoni sull’omicidio del figlio di 7 anni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-05

Nell’ordinanza di conferma della misura cautelare nei confronti dell’uomo di Morazzone, anche il testo degli sms alla madre del piccolo

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Ha ucciso suo figlio per vendetta contro la madre ed ex compagna. E lo ha fatto attirando il piccolo in una trappola, con una scusa mentre era in casa sua e il nonno (padre dell’uomo) del bambino era in camera sua a vedere la televisione. e questo quanto emerge dall’ordinanza che ha confermato la misura cautelare dell’arresto in carcere nei confronti di Davide Paitoni, l’uomo che ha accoltellato a morte alla gola il piccolo Daniele, suo figlio di 7 anni.

Davide Paitoni, il macabro racconto dell’omicidio del figlio di 7 anni

Secondo quanto riportato dal gip di Varese, il reo confesso del barbaro omicidio (infanticidio) di Morazzone deve rimanere in carcere perché la sua fredda lucidità potrebbe portarlo a uccidere ancora. E nel testo dell’ordinanza è riportata una parte della sua confessione: “Con la scusa di una merendina l’ho fatto sedere sulla sedia, e ho sferrato un colpo secco”. Ma, prima ancora, aveva detto al figlio di preparare un regalo per il nonno (che stava riposando nella sua camera davanti alla televisione). Un disegno. Poi quel macabro gesto.

E il piccolo Daniele, prima di essere accoltellato alla gola, si era avvicinato al padre e si era seduto sulle sue ginocchia. Per evitare che di farlo urlare, si legge nell’ordinanza, “gli ha infilato un pezzo di stoffa in bocca per evitare che urlasse, il che induce a pensare alla consapevolezza del piccolo che qualcosa di tremendo stava per accadergli”. Poi, dopo averlo ucciso, Davide Paitoni ha preso il corpo senza vita del figlio e lo ha nascosto nell’armadio della sua camera. Ma la sua follia omicida non si è fermata qui.

Una volta uscito di casa ha inviato un messaggio vocale al padre: “Lo so che fa schifo uccidere il proprio figlio, non aprire il mio armadio papà”. L’anziano uomo, che ha problemi d’udito, non si era accorto di nulla e si è reso conto di quel che era successo solo all’arrivo dei carabinieri. Il tutto mentre il figlio, 40 anni, si era dato alla fuga. E in quei momenti aveva anche scritto all’ex moglie un messaggio: “Io e Daniele abbiamo passato una splendida giornata”. Ma il piccolo era stato già ucciso e Paitoni stava andando dalla donna nel tentativo di ucciderla.

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