David Bonifazi: il consigliere della Lega a Perugia che dice “Sì sono razzista perché amo l’Italia”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-10

“Chiedo al consigliere Bonifazi – ha detto – di lasciare l’aula perché è paradossale che si ricordi Piero Terracina e si discuta della cittadinanza a Liliana Segre, con persone che considerano il razzismo un valore”

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Polemica per un post su Facebook del consigliere comunale della Lega a Perugia David Bonifazi che ha scritto “Sono razzista. Sì sono razzista e me ne vanto”, su uno sfondo tricolore, sormontato da un crocifisso. “Sono razzista perché amo l’Italia. Amo gli italiani dalle Alpe alla Sicilia”, le parole dell’esponente del carroccio. Che ha concluso il lungo post, poi rimosso, sottolineando “Ebbene datemi pure del razzista. Felicemente orgoglioso di esserlo”. Parole dalle quali ha preso le distanze il segretario regionale della Lega, l’on. Virginio Caparvi che ha parlato di “una leggerezza”, sottolineando comunque di condannare “in toto” il contenuto “perché completamente fuori dalle linee del partito”.

david bonifazi

Nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale aperto da un minuto di silenzio in ricordo di Piero Terracina, la capogruppo Pd Sarah Bistocchi ha proposto una mozione di sfiducia nei confronti del consigliere della Lega. “Chiedo al consigliere Bonifazi – ha detto – di lasciare l’aula perché è paradossale che si ricordi Piero Terracina e si discuta della cittadinanza a Liliana Segre, con persone che considerano il razzismo un valore”. “Siamo di fronte – ha quindi affermato l’on. Caparvi – a una leggerezza che non descrive la persona del consigliere Bonifazi da anni impegnato nel volontariato e nel sociale. Sicuramente non ha ben soppesato il post che ha condiviso e il cui contenuto ovviamente condanniamo in toto perché completamente fuori dalle linee del partito. Non ci riconosciamo in nessun sentimento nostalgico, né in nessun sentimento razzista. Il consigliere verrà redarguito – ha concluso Caparvi -, ma conoscendolo sappiamo che si è trattato solo di scarsa attenzione a un post condiviso sbadatamente su Facebook”.

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