Daniele Belardinelli: chi è l’ultras dell’Inter morto investito da un van

di Mario Neri

Pubblicato il 2018-12-27

Detto Dede, aveva ricevuto Daspo per violenze negli anni precedenti e faceva parte dei Blood & Honour: il gruppo segue il motto Sangue e Onore coniato per la gioventù hitleriana

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Daniele Belardinelli, 35 anni, è il tifoso dell’Inter morto dopo essere stato investito da un van durante gli scontri a Milano in occasione di Inter-Napoli. In via Novara prima della partita con il Napoli, ultras nerazzurri hanno attaccato alcuni pulmini di tifosi partenopei. Originario di Varese, Belardinelli aveva ricevuto in passato almeno un Daspo di cinque anni.

Daniele Belardinelli: chi è l’ultras dell’Inter morto investito da un van

Belardinelli aveva numerosi precedenti “da stadio”, ha detto il questore di Milano, Marcello Cadorna. Sono stati gli stessi tifosi del Napoli, aggrediti da un centinaio di ultras dell’Inter poco prima della match di ieri, i primi a segnalare il tifoso dell’Inter travolto. “Cosa fate, non vedete che c’e’ uno a terra?”, hanno detto, secondo quanto riportato dal questore, alcuni tifosi partenopei, scesi da uno dei pullman aggrediti da ultras di Inter, ma anche del Varese e del Nizza arrivati di proposito a Milano. Il varesino era già conosciuto alle Forze dell’ordine perché sei anni fa scatenò due ore di guerriglia a Como per l’amichevole estiva con l’Inter. E proprio in quell’occasione, insieme ad altri componenti dei Blood Honour, prese il Daspo per cinque anni. Il suo soprannome era Dede.

Nel Varesino era conosciuto anche per i suoi successi con la Fight Accademy di Morazzone nella scherma corta. Campione in tutte le specialità di gara, “coltello”, “giacca e coltello” e “capraia”. Belardinelli era socio di una ditta di pavimentisti e piastrellisti con sede nel Canton Ticino. Daniele Belardinelli è stato poi soccorso dagli stessi ultras dell’Inter che lo hanno portato in braccio nel vicino ospedale San Carlo dove poi è morto nonostante una lunga operazione.

Il video dell’agguato in via Novara

Il questore di Milano ha spiegato che la colonna di “pulmanini” su cui viaggiavano i tifosi del Napoli è stata aggredita a circa due chilometri dallo stadio San Siro all’altezza di via Novara da un centinaio di ultras sbucati da alcune traverse laterali. I tifosi nerazzurri hanno colpito i mezzi con bastoni e spranghe e nella concitazione un van o un suv (è ancora in corso di accertamento il tipo esatto del veicolo) ha percorso un pezzo di strada in contromano investendo Daniele Belardinelli, morto poi a seguito delle gravi ferite riportate. “Non sappiamo ancora chi era alla guida, se gente di Napoli o di Milano”, ha aggiunto ancora il questore, che non ha escluso l’ipotesi che chi era alla guida addirittura non si sia accorto dell’investimento.

daniele belardinelli

Belardinelli, sottoposto a Daspo nel 2007, a quanto emerso abitava nella zona di Morazzone, in provincia di Varese. “Ci incontravamo ogni tanto perché tutti e due lavoravamo nell’edilizia – ha raccontato uno zio di Belardinelli all’ANSA – non so cosa sia successo, ho saputo la notizia dal telegiornale”. “Amava il calcio, ma non ne parlavamo molto perché io tifo Juventus e lui tifava Inter, non so cosa dire, era un ragazzo solare”.

I Blood & Honour di Varese

Belardinelli faceva parte dei Blood & Honour di Varese, la cui pagina Facebook però è ancora muta e non ha ancora parlato della morte dell’ultrà. I Blood & Honour sono stati definiti un movimento di naziskin: il gruppo segue il motto Sangue e Onore coniato per la gioventù hitleriana e crede nella supremazia della razza bianca, attaccando gruppi di etnia diversa. Il gruppo negli anni ha avuto diversi seguaci. E ha aperto sedi in molte parte del mondo. Nel 2001, la Germania, ha deciso di metterli al bando: «Sono i nemici della nostra democrazia», scriveva un rapporto dei servizi segreti. Anche in Inghilterra hanno avuto problemi. In particolare gli attivisti del C-18 che sono stati sospettati della morte di alcuni immigrati e di essersi addestrati all’uso di armi ed esplosivi.

daniele belardinelli blood honour varese

Oltre ai due arresti, e a un terzo provvedimento in via di esecuzione, e oltre ai primi 9 Daspo già al vaglio della polizia, gli uomini della questura di Milano hanno già fatto 10 perquisizioni, tra cui 3 nei confronti di ultras del Varese e 4 nei confronti di tifosi dell’Inter. Le indagini – ha spiegato ancora il questore di Milano Marcello cadorna – “sono partire subito”. Al vaglio, al momento, “documenti che ci vengono dati dai telefonini”, ma ne “cerchiamo altri anche con l’ausilio della polizia locale”. Gli Ultras Milano, la tifoseria organizzata che presiede la curva dell’Olimpia Milano di basket al Forum di Assago, hanno intanto espresso “le più sentite condoglianze ad amici e famigliari” per la scomparsa di Daniele Belardinelli, morto investito ieri sera nei tafferugli che hanno preceduto la partita tra Inter-Napoli. ”Gli Ultras Milano – si legge sulla loro pagina facebook – sono vicini agli amici varesini. Dede era lo storico capo dei Blood Honour Varese. Molti di noi hanno avuto il privilegio di conoscerlo ed ammirare il suo esempio di stile Ultras, per questo il dolore per la sua scomparsa è ancora più grande. Ci auguriamo che le tante testimonianze d’affetto nei suoi confronti possano esser di qualche conforto specialmente per la moglie ed i figli a cui va il nostro abbraccio più grande”.

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