Secondo D’Alema i talebani sono “fondamentalisti violenti e intollerabili, ma non terroristi”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-11

In un’intervista al quotidiano Domani, Massimo D’Alema parla di talebani e del rapporto Usa-Afghanistan a 20 anni dall’attentato alle Torri Gemelle. Sui nuovi regnanti a Kabul dice: “Sono violenti e intollerabili, ma non terroristi”

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Pur essendo “un movimento fondamentalista, violente e intollerabile per i comportamenti contro le donne e contro le minoranze”, secondo Massimo D’Alema definire “terroristi” i Talebani è “una stupidaggine”. In un’intervista al quotidiano Domani, l’ex premier ha rilasciato alcune dichiarazioni a vent’anni dall’attentato alle Torri Gemelle e al Pentagono che segnarono l’inizio della guerra americana in Afghanistan.

La sua analisi politica si è soffermata sulla differenza tra “gruppi terroristici” e “movimenti politici”. “L’Isis è un gruppo terrorista – ha spiegato – mentre i talebani sono un movimento politico, come Hezbollah e Hamas. Definirli terroristi è sbagliato, tanto che gli americani ci parlano ininterrottamente dal 2018”. Nel suo esempio, però, D’Alema commette un errore infelice: secondo l’Unione europea, infatti, Hamas è (e resta) inserito nell’”Elenco dei soggetti terroristici”.

Per quanto riguarda gli attacchi dell’11 settembre 2001 D’Alema dice che “non fu opera dei talebani ma di una élite araba, per lo più saudita, che era finita sulle montagne dell’Afghanistan perché lì l’avevano portata gli americani, che avevano favorito la creazione di un movimento di volontari islamici per combattere contro i sovietici”.

La risposta occidentale all’attacco, secondo l’ex premier, aveva sì un contenuto militare, “che ha ottenuto qualche risultato”, ma aveva soprattutto un forte disegno politico-culturale: “L’idea che attraverso l’espansione della democrazia nel mondo islamico si sarebbero costruiti anticorpi in grado di debellare il fondamentalismo antioccidentale e il terrorismo”. Progetto che è evidentemente “fallito”, visto che col venir meno del supporto americano Kabul è tornata rapidamente in mano ai talebani.

“Ma soprattutto – prosegue D’Alema – è fallita l’idea che la democrazia si possa esportare e sono fallite anche le primavere arabe, che era l’espansione della democrazia sull’onda di un movimento popolare. L’omologazione culturale non funziona”. Secondo l’ex premier l’intervento in reazione agli attentati era “legittimo e inevitabile, ma gli Usa credevano di andare ad aprire dei McDonald’s”.

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