Dai giaguari alla mucca: Bersani annuncia la fine della sua carriera parlamentare

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-04

Dopo 56 anni non si ricandiderà alle prossimi elezioni politiche

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Cinquantasei anni da fuorisede. Cinquantesei anni da pendolare tra Roma e Piacenza, per poi tornare alla sua Bettola. Una vita passata all’interno dei palazzi del Parlamento e con un ruolo attivo nei partiti che hanno fatto la storia della Sinistra italiana. Ora, a 70 anni appena compiuti, Pierluigi Bersani dice basta e annuncia che alle prossime elezioni politiche (previste per il 2023, almeno questo dice il calendario elettorale) il suo nome non sarà nelle liste di nessun partito. Ma la politica, anche se fuori dalle “stanze dei bottoni”, rimarrà sempre il fulcro della sua vita.

Bersani non si candiderà più, ma non molla la politica

Dal giaguaro parzialmente smacchiato, alla “mucca nel corridoio”. Nella sua intervista a Il Fatto Quotidiano, Pierluigi Bersani racconta buona parte della sua carriere politica. Una vita fatta di battaglie in parlamento e alcune sconfitta che, inevitabilmente, gli hanno lasciato l’amaro in bocca (come quando, dopo le Politiche del 2013, gli fu dato mandato per la formazione del governo, senza riuscire a trovare una maggioranza sotto la sua guida). Un passato recente che non ha cancellato il passato, ma che ora non vedrà più un futuro attivo a Montecitorio, dove ricopre il ruolo di deputato.

“Tra due anni non lo sarò più. Cinquantasei anni fuori casa bastano a sentirsi realizzato. Non lascerò la politica, quella non si lascia mai. Il seggio sì”.

Tornerà nella sua Bettola, meta del suo continuo andirivieni con Roma. Perché lì ha quelle radici che non ha mai estirpato e che ha sempre coltivato. Dal 2023, dunque, potrà concludere questo suo pellegrinaggio, ma senza lasciare la politica. Perché il politico resta tale anche fuori dalle stanze del Parlamento. E lo farà con il suo modo di fare, fuori dal tempo ma sempre in sincronia con l’evoluzione della specie dello “zôon politikòn” di memoria Aristoteliana. Magari ricordando quei personaggi con cui ha più legato nella sua “vita” a Roma:

“Con Bossi. Cazzeggiavamo alla grande, era una frequentazione leggera, gustosa”.

Una sorpresa, ma oltre al politico (vale per entrambi) c’è anche l’uomo.

(foto: da L’Aria Che Tira, La7)

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