Economia

Il crollo delle borse di studio (per l'ISEE)

neXtQuotidiano 04/03/2017

Il motivo di questo crollo è nel cambio delle regole: uno studente che nel 2014-2015 ha vinto la borsa di studio, si è visto considerare quei soldi come reddito nella presentazione della domanda della borsa per l’anno successivo

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Un 20% in meno di idonei alle borse di studio e un 5% in meno tra i vincitori. Nell’anno accademico 2015-2016 sono scomparsi ben 36mila idonei alle borse rispetto al 2014-2015. Per idonei si intendono tutti quegli studenti che, seppur meritevoli di sussidio, non sono sicuri di poter percepire il contributo perché non ci sono abbastanza fondi disponibili per tutti. Spiega il Messaggero:

Per quest’anno ad esempio sono 9.441 gli studenti che, pur risultando idonei alla borsa di studio, non l’anno percepita perché non c’erano le risorse. Gli idonei non beneficiari sono il 6,46% del totale degli aventi diritto. A loro, comunque, anche se non arriva un euro vengono riconosciute delle agevolazioni per la mensa o per gli alloggi. Il motivo di questo crollo mai avvenuto prima sta, come si diceva, nelle nuove regole dell’Isee, entrato in vigore nel 2015 e poi modificato a partire dal 2016-2017, in base al quale concorrevano a formare l’indicatore anche i redditi esenti, comprese quindi le stesse borse di studio. Vale a dire che uno studente che nel 2014-2015 ha vinto la borsa di studio, si è visto considerare quei soldi come reddito nella presentazione della domanda della borsa per l’anno successivo.
Inoltre non è stato più riconosciuto l’abbattimento del 50% dei redditi e patrimoni dei fratelli e delle sorelle, dello stesso nucleo familiare. Il crollo degli studenti idonei, secondo i dati elaborati dall’Unione degli universitari, è pari a 36.241 unità. Pari al 20% in meno, un ragazzo su cinque. Si è passati infatti da182.345 idoneia146.104. Il calo più forte si è registrato in Campania con il 33% in meno, in Molise e Puglia con il 28% in meno e in Calabria con il 24,5% in meno. Il calo maggiore, quindi, interessa le regioni meridionali. Al Nord c’è solo il Veneto con un 25% in meno e, nelle regioni centrali, la Toscana con un 19% di riduzioni tra gli idonei. Il Lazio ne perde il 12,7% e la Lombardia al 17%.

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Il crollo delle borse di studio (Il Messaggero, 4 marzo 2017)

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