Attualità
Il crollo alla Balduina e gli allarmi dei cittadini ignorati
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-02-15
Denunce ed esposti contro il cantiere e la PEC di un avvocato in cui si segnalavano alberi danneggiati e cedimenti del terreno e delle aiuole. Il presidente del MunicipiO XIV; «Non si parlava di rischio crollo»
Ieri in via Livio Andronico alla Balduina si è aperta una voragine che ha inghiottito alcune automobili. Il boato si è sentito alle 17,30: tre automobili parcheggiate sul lato della strada sono state inghiottite nel vuoto; dieci minuti dopo altre quattro macchine sono volate giù per una decina di metri; una voragine dentro la voragine più grande,visto che nell’area da ottobre c’era un cantiere per costruire due palazzine dove un tempo c’erano le scuole e una chiesa.
La voragine alla Balduina e gli allarmi dei cittadini ignorati
In via Livio Andronico c’era una storica scuola della Balduina Santa Maria degli Angeli (asilo, elementari e superiori) e una chiesa. Era tutto di proprietà di una congregazione di suore che ha venduto tutto. C’è stato il cambio di destinazione d’uso e il 12 ottobre 2017 è stato rilasciato il permesso a costruire. Prima sono stati realizzati dei parcheggi sotterranei, poi la società Ecofim ha iniziato i lavori per la costruzione di due palazzine. Scuola e chiesa sono state demolite, è rimasta una enorme buca.
Giancarlo de Caprariis, avvocato ma anche inquilino di una delle due palazzine a rischio crollo e per questo evacuate, ha raccontato al Messaggero di aver inviato una serie di PEC, di cui l’ultima l’8 febbraio ai vigili del XIV gruppo,al dipartimento Ambiente del Comune. Ci sono anche denunce ed esposti presentati contro quel cantiere:
«La prima mail è di ottobre perché lavoravano anche a mezzanotte durante l’abbattimento di quell’enorme edificio che c’era prima, una scuola e una chiesa – aggiunge l’avvocato – gli operai gettavano le lastre dalle finestre, abbiamo presentato denuncia anche ai carabinieri e chiamato l’ispettorato del lavoro». Ma all’esposto non è seguito nulla.
Nella e-mail inviata l’8 febbraio si legge: «Che alcuni alberi presenti sul marciapiede lato sinistro via Livio Andronico, direzione via Lattanzio sono visibilmente danneggiati e compromessi nella loro stabilità con segni evidenti di cedimento del terreno e delle aiuole». De Caprariis insiste: «Avevo scritto chiaramente che chiedevo di porre rimedio alla situazione di pericolo e di verificare eventuale legame con i lavori in atto. Più chiaro di così? Ripeto: questa mail è stata inviata sei giorni fa, perché nessuno è intervenuto? Perché hanno aspettato il crollo?».
Gli esposti e le denunce ignorate per il cantiere di via Livio Andronico
“Il dissesto sì è al momento stabilizzato ma temo che ci vorranno diversi giorni per il rientro a casa dei 22 nuclei famigliari che sono stati evacuati ieri”, ha detto stamattina all’Adnkronos il responsabile dei Vigili del Fuoco, Paolo Parlani, facendo il punto della situazione dopo gli eventi che si sono verificati nel tardo pomeriggio di ieri. “I geologi de La Sapienza stanno facendo delle verifiche con una speciale strumentazione sia sul fronte della frana che sul fronte dei fabbricati. Una strumentazione che permette anche di verificare spostamenti millimetrici”, spiega Parlani. In quella strada, rileva, “è stata interrotta sia l’acqua che il gas. L’Acea ha mandato una autobotte”.
La sindaca Virginia Raggi, presente ieri sul posto, ha assicurato che gli sfollati verranno assistiti dal Comune. Ieri notte però tutti quelli che hanno dovuto lasciare precauzionalmente le palazzine evacuate hanno dovuto trovare ospitalità a loro spese. Il presidente del Municipio XIV, Alfredo Campagna, ha detto all’agenzia di stampa DIRE: “Le segnalazioni a noi risultano, sono arrivate le abbiamo prese in carico. Abbiamo fatto intervenire il nostro ufficio tecnico. Nelle segnalazioni che ci sono arrivate non si parlava di rischio crollo, ma si parlava solo di polveri, fumi, alberi piegati e rumori ma non di pericolo di crollo”.