Crisanti e il rischio di non controllare più la trasmissione del Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-03

“Spero continui così per settimane, a questi livelli la nostra capacità diagnostica è adeguata. Se però la trasmissione aumenta rischiamo di non controllarla più”: il professor Andrea Crisanti spiega al Fatto Quotidiano qual è il rischio dell’aumento dei contagi di Coronavirus in Italia

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“Spero continui così per settimane, a questi livelli la nostra capacità diagnostica è adeguata. Se però la trasmissione aumenta rischiamo di non controllarla più”: il professor Andrea Crisanti spiega al Fatto Quotidiano qual è il rischio dell’aumento dei contagi di Coronavirus in Italia. Se non si tracciano i contatti l’epidemia sfuggirà al controllo:

Lei ha detto che i casi nelle scuole li vedremo dopo la metà di ottobre, ma si parla già di almeno 900 scuole toccate dal virus. In coda per i tamponi ci sono anche i genitori con i figli e il tracciamento va in sofferenza.
Con 8 milioni di ragazzi a scuola c’era da aspettarselo, 900 scuole saranno 2-3 mila casi. Era prevedibile che il tracciamento andasse in sofferenza, infatti avevo proposto un piano per aumentare la capacità diagnostica, per arrivare a fare 3-400 mila tamponi al giorno (ora siamo appena sopra i 100 mila e non tutti i giorni, n dr) con un maggior numero di laboratori. E l’avevo detto già un mese fa.

crisanti lockdown con 8mila contagi video

L’ha proposto anche al governo, ma il governo ha scelto i test rapidi.
I test rapidi sono importanti, ma da soli non ci consentono di bloccare la trasmissione. Non hanno la sensibilità giusta. Possono identificare se in una comunità c’è trasmissione di virus, non di più. Se in una comunità di 1.000 persone ce ne sono 30 infette, col test rapido ne individuo 24 e li isolo; gli altri sei probabilmente contageranno altri. L’efficacia dei test rapidi dipende dagli obiettivi che si hanno. Per lo screening vanno bene, per il tracciamento no. Perché nei contatti dei positivi troviamo spesso piccole quantità di virus che il test rapido non vede

Crisanti spiega che del piano per i tamponi che ha proposto al governo non se ne è fatto più niente e ribadisce. Attualmente la capacità diagnosica è in grado di tenere a bada la trasmissione del virus. Ma se aumenta rischiamo di non controllarla più

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