«COVID-19 non esiste. Se suo figlio è malato lo tenga chiuso in casa»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-05

Succede a Massa Carrara: un bambino immunodepresso insultato dai negazionisti del Coronavirus in spiaggia

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«Covid-19 non esiste. Se suo figlio è malato lo tenga chiuso in casa»: questo, secondo il racconto del Tirreno, si è sentita gridare la madre di un bambino di 13 anni che ha subito un trapianto di trachea e ha problemi respiratori a Massa Carrara.

«COVID-19 non esiste. Se suo figlio è malato lo tenga chiuso in casa»

La storia comincia nel modo più tipico, quando la madre e il figlio arrivano a Massa Carrara il 18 giugno perché deve camminare e stare al mare come terapia accessoria scelta insieme ai medici dell’OPA allertati dal Gaslini. Il bambino è malato di TBM, la sindrome di Williams-Campbell. Sabato pomeriggio il ragazzino si trova seduto su una sdraio sotto l’ombrellone affittato dalla madre in una spiaggia libera attrezzata e a quel punto arrivano due donne che si mettono accanto a lui. La madre chiede a quel punto alle due signore di allontanarsi perché il bambino, fresco di trapianto e immunodepresso, ne aveva necessità. Ma loro le rispondono proprio così: «Se è ammalato se lo tenga chiuso in casa, oppure si sposti lei».

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A quel punto la signora ha reagito ed è scoppiata una rissa verbale nella quale le due donne le hanno urlato che COVID-19 non esiste e fingendo di toccare il figlio che rimaneva intanto terrorizzato sulla sdraio. Alla fine sono intervenuti altri bagnanti che hanno minacciato di chiamare i carabinieri finché le due turiste non si sono allontanate. Il Tirreno però racconta anche che saputa la notizia, diffusasi in fretta nelle piccole località di provincia, la gente del luogo si è rivelata di gran cuore: «Ho ricevuto tanta solidarietà. Mi hanno offerto un ombrellone, ospite in altri stabilimenti balneari e in tanti mi hanno chiesto scusa per l’accaduto – conclude la mamma – come se fossero stati loro i colpevoli. Alla fine credo che un giorno torneremo qui, spero guariti e felici».

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