“Perché rompi le balle al Cremlino? Vai in Ucraina e combatti”, Maurizio Costanzo se la prende con Giletti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-10

La dura accusa del conduttore del Costanzo Show al “collega” di “Non è L’Arena” dopo la puntata dalla piazza Rossa di Mosca di domenica scorsa

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La puntata di “Non è l’Arena” condotta a distanza, dalla piazza Rossa di Mosca con il Cremlino alle spalle (prima del malore), non è affatto piaciuta al giornalista e decano della televisione italiana Maurizio Costanzo che ha aspramente criticato Massimo Giletti e le sue scelte. Parole molto dure per commentare e giudicare quella decisione di raccontare la guerra in Ucraina presentandosi (fisicamente) dalla sponda russa.

Costanzo-Giletti, la lite a distanza sul viaggio a Mosca

Lo sfogo di Maurizio Costanzo su Massimo Giletti è arrivato nel corso della trasmissione radiofonica “Facciamo finta che” che il decano della televisione italiana conduce su Radio 101 in compagnia di Carlotta Quadri. E proprio questa mattina, alla presenza in diretta anche dello psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli, è arrivato l’attacco frontale:

“Perché va a rompere le balle al Cremlino? Stesse in uno studio di Roma oppure vai a fare l’inviato con scritto Press e combatti in Ucraina. Quelli lì chi li ha invitati? Li avrà invitati Giletti e la sua redazione, qualcuno li ha chiamati”.

L’ultimo riferimento, ovviamente, è alla scelta degli “ospiti” intervistati in diretta mentre sullo sfondo veleggiava il Cremlino. Perché lì, al fianco di Massimo Giletti, c’erano personaggi universalmente riconosciuti come filo-russi. Coloro i quali difendono le azioni di Vladimir Putin (in particolar modo sull’invasione e sulla guerra in Ucraina) e sono spesso ospiti di trasmissioni televisive in Italia.

Insomma, le storie tese Costanzo-Giletti non sono più nascoste sotto la polvere, anche se occorre ricordare come il conduttore di “Non è L’Arena” è stato (nel recente passato) criticato per aver deciso di condurre due puntate direttamente dal teatro della guerra in Ucraina. Sta di fatto che lo stesso Giletti, contattato da AdnKronos, ha detto che lui risponderà solamente alle due figure che – di fatto – rappresentano i suoi due editori: Urbano Cairo (per quel che riguarda La7) e il suo pubblico.

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