Fact checking
Così il M5S vince con l'aiuto della destra (e viceversa)
Giovanni Drogo 15/06/2015
A parole non sono né di destra né di sinistra ma quando si tratta di scegliere se votare PD o Centrodestra i pentastellati preferiscono i candidati di destra, a dimostrarlo i dati del ballottaggio. In attesa dei risultati a Enna e a Gela dove il M5S si è accordato con il NCD
Con chi si sono apparentati i Cinque Stelle ai ballottaggi per le comunali? Il turno di ballottaggi ha visto senza dubbio la sconfitta del PD che perde a Venezia, Arezzo, Matera, Nuoro e Fermo. Anche se riconquista Mantova e nel complesso il PD governa 8 comuni capoluogo contro i 7 ottenuti dal Centrodestra non si può dire che il centrosinistra abbia brillato, innanzitutto perché alle scorse elezioni il risultato era di 9 comuni a 7 per il Centrosinistra. A bruciare in particolare sono le sconfitte di Venezia e di Arezzo (entrambe andate al Centrodestra). Festeggiano invece gli elettori del Movimento 5 Stelle che sono riusciti a far eleggere un proprio sindaco nei tre comuni superiori dove il Movimento si era presentato al ballottaggio (manca ancora il risultato di Gela dove si vota fino alle 15 di oggi): Porto Torres, Venaria Reale e Quarto.
LE VITTORIE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Il Movimento 5 Stelle ha eletto tre nuovi sindaci, ma dire che è riuscito a farlo da solo non corrisponde a verità. A Porto Torres trionfa il pentastellato Sean Christian Wheeler con il 72,74%. Al primo turno Wheeler aveva ottenuto il 26% contro il 29% del candidato del Centrosinistra unito Luciano Mura. Al ballottaggio sulla figura del candidato grillino sono confluiti i voti degli elettori delle civiche di centrodestra. Di più facile lettura la vittoria del Movimento a Venaria Reale (anche qui su un candidato del PD) dove il sindaco pentastellato ha ribaltato il risultato del primo turno (che lo vedeva staccato di oltre venti punti percentuali dal Centrosinistra) grazie all’apporto fondamentale dei voti della Lega Nord e del Centrodestra, che ha così ricambiato il “favore” dei grillini che sostengono “dall’esterno” il sindaco leghista di Laives.
DOVE IL MOVIMENTO È STATO DETERMINANTE
Nei comuni dove ha vinto il Centrodestra i voti dei pentastellati sono stati determinanti ad Arezzo dove dal ballottaggio è emerso vincitore (per una manciata di voti) Alessandro Ghinelli il candidato di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Ghinelli, che è riuscito nella non facile impresa di conquistare uno dei comuni “rossi” per eccellenza, ha staccato il candidato del PD Matteo Bracciali di appena 608 voti. Al primo turno però le cose erano andate diversamente: Bracciali aveva conquistato il 44,21% (pari a 18.910 preferenze) mentre Ginelli si era fermato al 35,98% (pari a 15.393 preferenze). Al terzo posto si era piazzato il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Massimo Ricci che aveva ottenuto 3.879 voti. Dopo il turno elettorale di ieri il candidato del Centrodestra è riuscito a colmare il distacco che lo separava dall’esponente del PD che invece ha perso qualche centinaio di preferenze. Anche se l’affluenza alle urne è calata di quasi dieci punti percentuali rispetto al primo turno vista l’inconsistenza numerica dei voti ottenuti dalle liste minori è assai probabile che una buona parte degli elettori pentastellati abbiano scelto di votare per il candidato di Forza Italia e Lega Nord.
Diverso il caso di Venezia dove l’ex-magistrato e senatore del PD Felice Casson ha perso la sfida con Luigi Brugnaro sostenuto da tutto il Centrodestra lagunare. Nonostante il tentativo di apparentamento dell’ultimo con i Cinque Stelle Casson non è riuscito a guadagnare (rispetto al primo turno) che una manciata di voti mentre dall’altra parte Brugnaro ha fatto il pieno di preferenze grazie ai voti dei leghisti e della destra che non faceva parte della coalizione. Per la sconfitta a Venezia il PD non ha possibilità di “incolpare” i Cinque Stelle (che molto probabilmente non sono andati a votare) ma la cattiva gestione della precedente amministrazione Orsoni (PD) travolta dallo scandalo MOSE. Votando Brugnaro i veneziani hanno probabilmente voluto esprimere la loro voglia di “cambiamento” e di fare pulizia in Laguna.
GLI ACCORDI CON IL CENTRODESTRA IN SICILIA
Il Movimento in Sicilia va al ballottaggio a Gela (la città del Presidente Rosario Crocetta) con Domenico Messinese. Di recente Messinese ha incassato l’appoggio del candidato Ncd Lucio Greco e aveva già ottenuto quello del coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibiino che ha detto che FI sosterrà il candidato del M5S. In cambio il Centrodestra spera che i grillini sosterranno la corsa del candidato forzista a Enna dove invece il ballottaggio è tra un candidato del PD e uno del centro-destra, Gibiino spera che in nome della crociata contro il Partito Democratico i pentastellati voteranno Maurizio Di Pietro per mandare a casa il maggiorente del Partito Democratico Vladimiro Crisafulli. Se a Gela l’accordo (e l’abbraccio) sono avvenuti alla luce del sole a Enna non c’è niente di ufficiale ma la voglia di mandare a casa il PD è tanta.