Così il Comune di Roma ha perso il finanziamento regionale per gli asili nido

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-09-21

Il Comune di Roma dovrà restituire 1,5 milioni di euro che avrebbe potuto spendere per ristrutturare gli asili nido perché diversi municipi non hanno presentato la rendicontazione entro i termini stabiliti dalla legge

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Il Comune di Roma dovrà restituire 1.553.200,00 milioni di euro alla Regione Lazio perché diversi municipi della Capitale non hanno presentato entro i termini di legge le rendicontazioni di spesa. La scadenza per la presentazione dei rendiconti relativi ai finanziamenti erogati per la costruzione, ristrutturazione, adeguamento di immobili pubblici al servizio di asilo nido era fissata al 30 giugno 2017. Gli uffici di sei municipi capitolini però non hanno consegnato la documentazione in tempo e quindi la Regione Lazio – tramite una determinazione del 24 agosto 2017 – chiede indietro i finanziamenti erogati al Comune.

Il Comune di Roma deve restituire 1,5 milioni di euro alla Regione

A denunciarlo sono Fabrizio Santori, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e l’ex-assessore ai Lavori Pubblici del XIV Municipio Alessio Cecera (PD). Entro il 31 dicembre 2017 il Comune amministrato dal MoVimento 5 Stelle dovrà provvedere alla restituzione delle somme indicate nella determina. Si tratta di soldi che avrebbero potuto essere utilizzati per ristrutturare l’edilizia scolastica o costruire nuovi asili. Alcuni Municipi però hanno deciso di non sfruttare i finanziamenti e quindi parte delle somme (quelle non liquidate) è caduta in perenzione amministrativa. Per le altre invece la Regione si vede costretta al recupero degli importi già versati a causa del mancato rispetto del termine del 30 giugno per l’invio della rendicontazione finale di spesa.
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Dei quasi 2,8 milioni di euro che la Regione aveva assegnato al Comune di Roma una parte infatti non è stata spesa, soldi che ora il Comune ha perduto e che non potrà utilizzare solo perché i Municipi non sono stati in grado di completare il lavoro di rendicontazione. A farne le spese, fa sapere Santori saranno “sei municipi per un totale di sette nidi, in Via Mazzacurati, in via XXI Aprile, in via A.N. Bellingeri, Maresciallo Giardino, Via di Boccea, Piazza Cinecittà, Istituto Santa Maria in Aquiro”.
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Il consigliere di FdI spiega che i contributi, che erano stati già assegnati, ora “dovranno essere recuperati perché il mancato rispetto del termine del 30 giugno per l’invio della rendicontazione finale di spesa non è stato rispettato dall’amministrazione capitolina”. Santori definisce l’intera vicenda “un mix incredibile di sciatteria, approssimazione e inadeguatezza del M5S che finiscono per ricadere sulla testa dei cittadini, peggiorandone i servizi e la qualità della vita”.
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Cecera ricorda che nel Municipio XIV i 250.000 ero persi avrebbero dovuto servire per la ristrutturazione del nido Bellingeri. A quanto risulta l’amministrazione municipale non è stata in grado però di accogliere l’invito dell’opposizione a ultimare la rendicontazione per poter beneficiare del finanziamento regionale. Cecera su Facebook parla di “superficialità e improvvisazione” che stanno umiliando Roma. Il 15 maggio 2017 infatti la Regione Lazio aveva inviato al Comune di Roma una nota per valutare l’eventuale concessione di proroghe richiedendo al Comune di fornire “un dettagliato cronoprogramma delle opere ancora da realizzare nonché dei tempi necessari all’apertura del relativo servizio di asilo nido“. Il Comune ha risposto il 28 giugno 2017 inviando la documentazione relativa alla richiesta di proroga per alcuni asili nido ma non ha fornito la rendicontazione di spesa per i sei asili rispetto ai quali ora il Comune dovrà restituire un milione e mezzo di euro. Gli uffici comunali (e municipali) erano quindi perfettamente a conoscenza della necessità di rispettare i termini di legge per usufruire dei finanziamenti. Semplicemente qualcuno ha deciso che non erano più necessari.

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