Cosa vuole fare Putin con Chernobyl e quali sono i rischi? |VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-25

La zona dei reattori nucleari di Chernobyl è passata sotto il controllo della Russia: eventuali smottamenti ai centri ancora in funzione potrebbe rappresentare una ulteriore minaccia per l’Europa

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“Ieri unità delle forze aviotrasportate russe hanno preso il pieno controllo del territorio nell’area della centrale nucleare di Chernobyl”. Il generale russo Igor Konashenkov, in dichiarazioni riportate stamattina da Sputnik, ha parlato di un “accordo con un battaglione distinto a difesa dell’impianto nucleare dell’Ucraina sulla sicurezza congiunta delle unità e del sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl”.

Cosa vuole fare Putin con Chernobyl e quali sono i rischi? |VIDEO

Ieri il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, faceva sapere che l’Ucraina aveva perso il controllo della centrale nucleare. “Siamo oltraggiati dalla notizia secondo la quale militari russi stanno al momento tenendo in ostaggio lo staff dell’impianto di Chernobyl”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, dicendo che “questa illegale e pericolosa presa di ostaggi potrebbe minare la routine dei lavori necessari per mantenere e proteggere le scorie nucleari”. “È ovviamente incredibilmente allarmante e preoccupante”, ha concluso la portavoce di Joe Biden esprimendo la forte condanna e la “richiesta del rilascio dello staff”.


Secondo alcuni esperti “la guerra potrebbe portare ad un disastro simile o peggiore del crollo del reattore di Chernobyl del 1986”. La Ukraïnska Pravda, uno dei principali giornali online di Kiev, riferisce che “se gli attacchi dell’artiglieria russi distruggessero l’impianto di stoccaggio delle scorie nucleari la polvere radioattiva potrebbe coprire i territori dell’Ucraina, della Bielorussia e dell’Unione Europea”. La presidente dell’International Physicians for the Prevention of Nuclear War di Mosca Olga Mironova ha chiesto a tutti di fare “un passo indietro prima del baratro” e di “perseverare con gli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni e negoziare una soluzione pacifica”. Gli impianti nucleari sarebbero rimasti intatti dopo il conflitto, ma si teme per un possibile disastro ambientale se qualcosa dovesse andare storto. Secondo Linda Pentz Gunter, fondatrice di Beyond Nuclear, “non importa la genesi, la causa o chi ha iniziato cosa, la realtà è che ci sono 15 reattori nucleari operativi in Ucraina. Se i reattori si trovano nel mezzo di un conflitto o di una guerra, non possono essere semplicemente abbandonati. Questo ci impone di evitare con urgenza questa possibilità”. L’agenzia atomica internazionale (Aiea) ha espresso preoccupazione per le circostanze venutesi a creare. “L’Aiea sta seguendo la situazione in Ucraina con grande preoccupazione e fa appello per la massima moderazione per evitare ogni azione che possa mettere a rischio le strutture nucleari del Paese2, ha detto il capo dell’agenzia Rafael Grossi.

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