Cosa succede quando un tizio dice a un poliziotto che la mascherina non se la mette

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-25

“Agente, a quale Legge sta’ facendo Riferimento?” qualche giorno fa un post-bufala su come rispondere alla polizia che intima di indossare le mascherine è diventato virale. Volete vedere cosa succede dopo?

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“Agente, a quale Legge sta’ facendo Riferimento?” qualche giorno fa un post-bufala su come rispondere alla polizia che intima di indossare le mascherine è diventato virale. Il lunghissimo messaggio elencava inesistenti ragioni giuridiche, costituzionali e chi ne ha più ne metta spiegando che sarebbe stato possibile opporsi. “SE Agisce in Forza di Legge, Deve citare la Legge alla quale sta facendo Riferimento, e come le ho già detto, a me risulta che NON È stata Approvata (e non per “caso”), Nessuna Legge che preveda l’obbligo di mettere una mascherina. . IN Assenza di Legge, può Agire in Forza di Autorità, MA Deve compilare un “Ordine Scritto”, con : Cognome, Nome, Grado e Numero di Matricola, Dove Lei si assume Personalmente la Responsabilità di CIÒ che ha Ordinato, e delle relative Conseguenze”. Vediamo come si è tradotta nella realtà la storia di una persona che ha provato a dire a un poliziotto che la mascherina non se la voleva proprio mettere. Si tratta di un negoziante di Marina di Campo, all’Elba, che ha pubblicato un video in cui incita le persone a ribellarsi per l’ingiustizia che sta subendo. E spiega tutto in un post su Facebook:

Come tutte le sere ero a fare il mio lavoro all’esterno del mio negozio sul lungomare di Marina di Campo, Isola d’Elba. Davanti al negozio c’era tutta la mia famiglia, mio padre, mia madre, mia moglie, mio cognato con la sua famiglia e i miei cari amici in attesa che finissi di lavorare. Vedo sfilare circa 6-7 pattuglie tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, si dirigono verso il porto per parcheggiare le vetture. Tornano indietro a piedi e quando arrivano all’altezza del mio negozio si dirigono verso la mia famiglia per intimargli di indossare le mascherine. Tra mugugni di disapprovazione tutti la indossano ma al questore in giro con i suoi uomini non basta e chiede i documenti a mio padre e mia moglie. Al che mi avvicino per capire cosa stia succedendo e uno di loro mi intima di indossare la mascherina. Io dico no, gli spiego educatamente che siamo all’esterno e intorno a me non c’è nessuno quindi non sono obbligato ad indossarla.

negoziante marina di campo mascherina polizia

Il questore non la prende bene. Mi chiede il documento di riconoscimento avvicinandosi a me in modo provocatorio. Io immediatamente tiro fuori il documento e lo passo ad un suo collega chiedendogli di farmi il verbale se lo ritenevano giusto. Il problema è che il questore non l’ha presa proprio bene. Continuava ad avvicinarsi a me per non avere la distanza di sicurezza e nel mentre mi accusava di allontanarmi dal luogo del fermo anche se alla fine giravo in tondo ad un cestino con le mani alzate per mantenere la famosa “distanza di sicurezza” senza assolutamente avere atteggiamenti provocatori o violenti. Non l’hanno presa bene e mi hanno accerchiato e bloccato alla gola portandomi via con la forza. A quel punto, e solo a quel punto, ho esortato la folla a difendermi come si vede nel video. Io non ho opposto nessuna resistenza. Mi hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale oltre ad aver preso un verbale per non aver indossato la mascherina.

questa invece è la versione della polizia:

“Percorrendo il Lungomare Mibelli, – spiega il commissario Scroccarello – un dipendente della Polizia di Stato in abiti civili affiancato da operatori in uniforme, esortava delle persone sedute sul muretto lato porto, antistante ad un negozio, tutte senza mascherine, ad indossarle. Nell’occasione un uomo, poi dichiaratosi il padre (nel contesto non identificato) del soggetto che successivamente reagiva, sbottava affermando: ‘devi smetterla’. L’ispettore non raccoglieva la provocazione salvo precisare che stavano solo facendo il loro lavoro. Proprio in questo frangente, un altro uomo, classe 1977, residente a Campo nell’Elba, anch’egli senza mascherina, reagiva urlando, agitandosi e dichiarando che gli operatori stavano disonorando la propria divisa e citando varie teorie complottistiche sull’emergenza Covid.

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Lo scrivente si assicurava che all’uomo fosse stato richiesto il documento e che lo avesse effettivamente consegnato. La situazione sembrava poter tornare alla normalità. Tuttavia, inopinatamente, l’uomo iniziava ad allontanarsi dalla zona del controllo esortando la folla presente a reagire, urlando offese al personale operante ed incitando a più riprese la folla ad una protesta e reazione contro gli operatori delle forze dell’ordine. La zona era affollata da numerosi turisti e giovani e distante pochi metri da quella in cui nei precedenti servizi si erano verificati disordini”.

L’uomo, secondo quanto riferito dal commissario rifiutava di avvicinarsi alle auto di servizio aggrappandosi al personale di Polizia e urlando. Anche i genitori dell’uomo avrebbero tentato di fermare il controllo mentre l’uomo avrebbe urlato “mi portano via per la mascherina; guardate; dovete reagire voi”, scene che sono state filmate anche dalla Polizia.

Come potete notare le due medaglie della storia divergono in alcuni punti. Ma il finale è sempre lo stesso. In negoziante di Marina di Campo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e multato per non aver indossato la mascherina. Per quanto riguarda la pubblica denuncia su Facebook la polizia ne era al corrente, visto che li aveva minacciati. Ma non sembra proprio che si siano intimiditi più di tanto. Ora se c’è ancora qualcuno che ha voglia di dire “Agente, a quale Legge sta’ facendo Riferimento?” al poliziotto che ha di fronte quando lo invita ad indossare la mascherina, faccia pure. Ha la dimostrazione empirica di cosa succede dopo.

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