Cosa rischia Carola Rackete con il decreto sicurezza bis

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-27

La sanzione varia da 10.000 a 50.000 euro. A emettere le multe è il prefetto territorialmente competente, quindi, nel caso della Sea-Watch 3, quello di Agrigento

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Cosa rischia Carola Rackete con il decreto sicurezza bis? La capitana della Sea Watch 3, nel frattempo insultata da un discreto numero di patridioti, sa che il Decreto, entrato in vigore con la firma di Mattarella il 15 giugno, prevede che il ministro dell’Interno possa “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica” oppure quando si concretizzino le condizioni per ritenere il passaggio “non inoffensivo” in base alla Convenzione di Montego Bay. Il provvedimento è adottato dal ministro dell’Interno, di concerto con i ministri della Difesa e dei Trasporti e dopo aver informato il presidente del Consiglio. Ecco le sanzioni, segnalate oggi da Repubblica:

È prevista una multa per chi non rispetta il divieto?
Sì, si applica al comandante della nave e all’armatore. La sanzione varia da 10.000 a 50.000 euro. A emettere le multe è il prefetto territorialmente competente, quindi, nel caso della Sea-Watch 3, quello di Agrigento.

Cosa succede alla nave?
Il decreto prevede che, in caso di reiterazione del divieto, scatti “la sanzione accessoria della confisca della nave, procedendo immediatamente a sequestro cautelare”. È compito del prefetto irrorare la sanzione. Sea-Watch 3 è la prima volta che viola il divieto perché il prima non c’era il decreto. Secondo l’interpretazione del ministro, invece, ci sarebbero già i presupposti per il sequestro perché entrando in acque italiane la comandante ha disobbedito per due volte allo stop imposto dalle motovedette della finanza.

Carola Rackete sea watch insulti - 9b

Non obbedendo all’ordine di fermarsi, la capitana ha compiuto un reato?
Secondo il ministro Salvini, sì, ma sul punto c’è molta confusione. In un precedente simile, che riguarda la Mare Jonio, il capitano è stato indagato, oltre che per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, anche “per rifiuto di obbedienza a nave da guerra”. È una norma del codice di navigazione che prevede fino a due anni di carcere. Carola ne rischia da tre a dieci se le venisse contestata dalla procura la “resistenza contro nave da guerra”

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