Cosa ha scritto Marco Travaglio via sms a Gaia Tortora

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-27

Ieri il vaffa della giornalista di La7 e la richiesta di pubblicare gli sms. Oggi il direttore del Fatto risponde

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Ieri la giornalista di La7 Gaia Tortora ha mandato a fanculo Marco Travaglio dopo l’editoriale del direttore del Fatto sulla prescrizione e sugli innocenti “che non vanno in carcere” (copyright Bonafede).

gaia tortora travaglio

Dopo qualche ora la figlia di Enzo Tortora ha scritto un altro tweet per chiedere a Travaglio “di ripetere in pubblico ciò che mi sta scrivendo via sms e che custodirò gelosamente perché al peggio non c’è mai fine”.

gaia tortora marco travaglio

Stamattina Travaglio sul Fatto offre una sintesi di quanto ha scritto a Tortora via sms:

Le ho scritto via sms di informarsi e studiare prima di insultare. E, siccome la poveretta insisteva imperterrita, le ho brevemente spiegato la differenza fra carcere per custodia cautelare e per espiazione pena. Invano. Allora le ho preannunciato un corso di recupero per ciucci. Infatti subito dopo il circoletto dei giuristi per caso e dei garantisti alle vongole giù giù fino a Renzi ha iniziato a twittare compulsivamente contro di me, solidarizzando con l’insultatrice anziché con l’insultato. Casomai fossero interessati a qualche informazione vera, comunico che la custodia cautelare riguarda gli indagati e gli imputati a cui i giudici limitano la libertà prima della sentenza definitiva, in presenza di “gravi indizi di colpevolezza”, per evitare che fuggano, o inquinino le prove, o reiterino il reato.

Quindi, per la Costituzione, sono tutti “presunti innocenti”, anche se già si sa che sono sicuramente colpevoli: anche se sono stati colti in flagrante col coltello nella pancia del morto, se la vittima o un testimone li ha visti e denunciati, se hanno confessato, se sono stati filmati o fotografati o intercettati mentre commettevano il reato. Dunque tutti i detenuti in custodia cautelare sono “presunti innocenti”. Non lo dico io, ma il Codice di procedura penale (artt. 272-315) e la Costituzione (art. 27 comma 1): ora, volendo, la Tortora e i suoi amichetti somari possono mandare affanculo pure quelli.

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