Cosa c’è dietro Salvini e Meloni che postano “alternative facts” come il video del TGR Leonardo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-03-26

I due allievi italiani di Trump (e i loro social media manager) hanno imparato la grande lezione del Presidente USA: non serve dire la verità al popolo, serve tessere una narrazione alternativa che crei un nemico da usare come motore per aumentare i propri consensi (e nascondere i propri errori)

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Ieri Matteo Salvini, Giorgia Meloni, la Lega e la destra italiana in generale hanno scoperto l’esistenza di un video del 2015 del TGR Leonardo in cui si parla di un esperimento cinese su un coronavirus (i coronavirus sono una famiglia di virus). Il servizio è stato rilanciato anche da Mario Giordano, che ci ha fatto uno spettacolino dei suoi il tutto senza dire che differenza passa tra il contenuto del servizio di Leonardo e il Coronavirus SARS-CoV-2.

Gli alternative facts al servizio della politica della paura

Perché il video della TGR è vero, non è una bufala o un montaggio. Il punto è che non parla dello specifico coronavirus che causa Covid-19 ma di un altro esperimento. Ma a Meloni e Salvini non interessa la veridicità delle informazioni che danno, poco importa che entrambi oltre ad essere parlamentari della Repubblica e siano giornalisti professionisti iscritti all’Albo. Ma Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono anche due leader politici, e sull’altare dei consensi e della propaganda i fatti valgono poco. I due hanno studiato a fondo la lezione di Donald Trump negli Stati Uniti sui cosiddetti alternative facts, ovvero fake news, bufale e distorsioni della verità che diventano “fatti alternativi” utili a costruire una narrazione politica ben precisa.

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Non è importante mentire o distorcere la verità se questo serve per guadagnare consensi. E come si misurano i consensi al tempo dei social? Con le visualizzazioni, le condivisioni i like. Il video pubblicato da Salvini ha totalizzato ad oggi 1.666.836 visualizzazioni, quello di Giorgia Meloni (lo stesso, ma la pagina ha una reach minore) “appena” 416.927 visualizzazioni. Salvini ha fatto il pieno di like e condivisioni (47mila le persone che hanno condiviso il video) la leader di Fratelli d’Italia viaggia sulle tredicimila condivisioni.

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Dal gruppo Matteo Salvini Leader. Zanelli è stato Collaboratore Comunicazione/Ufficio stampa del Ministro dell’Interno di Salvini e fa parte dello staff di Morisi

Questo è “l’oro” che cercano questi politici: le condivisioni, le visualizzazioni. Non potendo fare campagna elettorale – perché sarebbe di cattivo gusto – durante un’epidemia si accontentano di aizzare il popolo con informazioni sbagliate.

Le armi di distrazione di massa di Fratelli d’Italia e Lega

E il video del TGR Leonardo serve alla perfezione allo scopo, come hanno ben capito i social merda manager di Lega e Fratelli d’Italia. Perché la politica della destra italiana ha un unico argomento: la paura. Questa paura fino a due mesi fa era quella dell’invasione, della sostituzione etnica e del genocidio dei bianchi. Tutti complotti inesistenti raccontati come se fossero la realtà di quanto stava accadendo. Oggi la paura è il coronavirus, che però è un nemico invisibile, che non ha cittadinanza e appartiene solo ai corpi delle persone infettate, quindi ai cittadini italiani nel nostro caso. Ma così come in America Donald Trump si ostina a parlare del “virus di Wuhan” o del “virus cinese” anche i sovranisti nostrani hanno capito che in questa “guerra” ci sono dei nemici.

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Non il virus, la scarsità di risorse o di personale medico ma gli altri. Che di volta in volta sono i tedeschi, i francesi, il Governo o – appunto – la Cina. Sembra quasi che Salvini abbia fatto tesoro di quanto suggerito dal direttore di Libero Vittorio Feltri l’altro ieri suggeriva al capo del Carroccio che di non puoi lasciare le «praterie di consenso» a Giuseppe Conte: «devi frenarlo, abbatterlo, almeno zittirlo. Cavalca la paura delle gente come sai fare tu, non permettere di essere accantonato quasi fossi diventato una comparsa. Reagisci da par tuo come se ti trovassi al cospetto di una nave piena di africani clandestini. In tal modo riconquisterai la tua posizione apicale».

Perché Matteo Salvini è in crisi

La nave di clandestini non c’è, e ormai Salvini ha abbandonato la retorica dei migranti che ci portano il virus (o ci rubano i soldi che avremmo potuto spendere per gli ospedali se solo mannaggia fossimo al governo di Lombardia e Veneto). Serve un nemico alternativo. Il Governo che chiude il Parlamento impedendo a Salvini di andare a lavoro. La BCE, che però alla fine fa quello che aveva chiesto la Lega (vittoria!). Il Governo che rifiuta le proposte di Salvini (ma poi le fa sue, sempre perché la narrazione leghista necessità di un lieto fine). Conte uomo solo al comando che decide tutto con una diretta via Facebook (non come Salvini che chiudeva i porti con un tweet).

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Novello Don Chisciotte della Padania Salvini combatte contro nemici immaginari e immaginari mulini a vento. Una battaglia che piace ai suoi fan, perché vogliono un leader battagliero. Ma su una cosa Feltri ha ragione: in questi giorni Salvini si sta incartando su sé stesso dimostrando ogni giorno di più quanto è distante dall’essere un vero leader politico capace di governare alcunché (ci sarà pur un motivo se uno che è in politica da 27 anni il massimo che è riuscito a fare è stato il Ministro dell’Interno pr 15 mesi). Lo dimostra la patetica scenetta di Salvini che non sa nemmeno i numeri del PIL italiano, ultima di una lunga serie di inesattezze inanellate da Salvini nei suoi comizi televisivi. E pensare che lo paghiamo per sapere cosa succede dalle parti del Parlamento e del Goerno: non si è nemmeno accorto che due mesi fa era stato dichiarato lo stato di emergenza. Oggi Salvini era al Senato, ha presentato la sua diretta dichiarando «spero di riuscire a portare la vostra voce». Ma la voce delle decine di migliaia di italiani indignati con la Cina grazie al suo video di ieri non l’ha portata. Ieri aveva promesso un’interrogazione urgente per fare luce sulla balla del virus creato in laboratorio. Di quella bellicosa dichiarazione rimane questa frase: «se il governo cinese sapeva e non ha denunciato ha commesso un crimine ai danni dell’umanità e ora non lo si può far passare per salvatore. Hanno o no fatto passare tre settimane prima di denunciare l’esistenza del virus?». Non una frase sul virus creato in laboratorio. Perché a Salvini non interessa quello che può fare per voi, interessa quello che voi potete fare per lui.

Leggi anche: Il TGR Leonardo del 16 novembre 2015 dimostra solo che Salvini e Meloni sono due cialtroni

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