Cosa cambia con la direttiva dell’Unione europea sul caricatore universale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-07

Raggiunto un accordo per la direttiva europea sul caricabatterie universale: verrà adottato l’Usb-C per tutti i dispositivi, sui laptop è stato concesso un periodo di adeguamento di 40 mesi

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I negoziatori del Consiglio e del Parlamento Europeo hanno raggiunto a Strasburgo un accordo sulla direttiva Ue sul caricatore universale per telefonini, tablet e altri apparecchi elettronici, in pratica la revisione della direttiva sugli equipaggiamenti radiofonici. Lo comunica la commissione Imco, via social. Ci sono voluti circa 10 anni per arrivare alla definizione della direttiva, che propone l’Usb-C come unico caricatore per cellulari, tablet, fotocamere, e-reader, cuffie in-ear, console portatili e altri dispositivi elettronici, la qui velocità di ricarica viene armonizzata (per quelli che supportano la modalità rapida).

Cosa cambia con la direttiva dell’Unione europea sul caricatore universale

Per l’utente finale la novità sta quindi nel fatto che non dovrà più acquistare un caricabatterie e un cavo diverso per ogni dispositivo, indipendentemente dal brand. Entro 40 mesi dall’entrata in vigore della direttiva dovranno essere adeguati anche i laptop. “L’accordo è una tappa fondamentale dopo oltre di 10 anni di lavoro a questa direttiva” ha dichiarato il relatore del provvedimento al Parlamento europeo, Agius Saliba. Si stima che la direttiva porterà a riutilizzare i caricabatterie, portando un risparmio per i consumatori fino a 250 milioni di euro annui. Inoltre ogni anno ne vengono spediti in Europa mezzo miliardo, che generano dalle 11 alle 13 mila tonnellate di rifiuti elettronici: anche l’impatto ambientale sarebbe ridotto. L’Usb-C è già la modalità scelta dalla maggior parte dei produttori di dispositivi mobili, si può quindi definire uno standard.

Il nodo Apple

Non per Apple, però, l’unico colosso ad applicare un sistema diverso. Ma la regola “si applica a tutti, non è fatta per andare contro qualcuno – ha detto con chiarezza il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton – siamo il primo mercato digitale al mondo e chi ci vuole entrare è obbligato a rispettare le nostre regole”.  Saliba sull’argomento è stato chiaro: “Dal 2024 se Apple vorrà vendere i suoi dispositivi in Ue dovrà adottare il caricabatterie Usb-C. Su questo siamo stati molto chiari anche con loro, siamo stati a Cupertino e gliel’abbiamo detto”. Secondo stime dell’Ue la media di caricabatterie posseduti per utente è di tre: il 38% dei consumatori dichiara di aver incontrato difficoltà almeno una volta nel ricaricare il proprio telefono cellulare per incompatibilità.

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