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Coronavirus in Valle d’Aosta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-05

I pazienti appartengono allo stesso nucleo famigliare e sono stati individuati dopo aver contattato il medico di base, segnalando sintomi influenzali e indicando che uno di essi era stato nelle zone a rischio contagio

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La Presidenza della Regione Valle d’Aosta informa che sono risultati positivi i tamponi eseguiti ieri su due pazienti presi in carico dal Servizio sanitario regionale. I tamponi sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità che dovrà dare conferma della positività. Le persone risultate positive manifestano sintomatologie lievi. Lo comunica la Regione autonoma.

Coronavirus in Val d’Aosta

I pazienti appartengono allo stesso nucleo famigliare e sono stati individuati dopo aver contattato il medico di base, segnalando sintomi influenzali e indicando che uno di essi era stato nelle zone a rischio contagio. I due pazienti, così come i loro nuclei familiari e le persone che sono state in stretto contatto con loro, sono stati sottoposti a misure di isolamento preventivo, con assistenza sanitaria e sorveglianza epidemiologica da parte del medico di igiene e sanità pubblica con il supporto del 118. ”Il Presidente della Regione, in stretto e costante raccordo con l’Unità di coordinamento per il COVID-19, ha coinvolto le autorità comunali per le opportune procedure volte a garantire il rispetto e lo svolgimento del protocollo previsto per la gestione dei probabili casi. L’Unità di coordinamento sottolinea comunque che l’evidenziazione di queste positività non deve generare allarmismo. Si raccomanda in ogni caso alla popolazione di evitare, se non strettamente necessario, ogni spostamento verso le zone a rischio”.

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I numeri del Coronavirus in Italia aggiornati al 4 marzo 2020 (Corriere della Sera, 5 marzo 2020)

I numeri dati ieri dalla Protezione Civile dicono che  complessivamente le persone fuori pericolo e dimesse sono adesso 276. Ma c’è stato anche un sensibile aumento giornaliero di contagiati: 587. Il doppio volto dell’epidemia che ieri ha fatto toccare quota 3.089 di casi totali dall’inizio dell’emergenza. E non sono passate nemmeno due settimane dai primi contagi in Lombardia. Anche i decessi hanno purtroppo raggiunto un primato. Sono più di cento, 107 per la precisione, rispetto ai 79 di martedì. Con l’Organizzazione mondiale della sanità che certifica come il coronavirus abbia una mortalità tripla rispetto alle influenze stagionali: 3,4% contro 1%. Fino a ieri il Covid-19 ha causato in tutto il mondo più di 95 mila contagi e oltre 3.200 morti, ma ci sono state però anche quasi 51mila guarigioni. Gli Stati Uniti hanno cominciato adesso a farci i conti: 130 casi e undici decessi in pochi giorni, la California ha dichiarato lo stato di emergenza. La Francia è passata al «secondo stadio», annullati la mezza maratona di Parigi e il Salone dell’Agricoltura. In Germania 262 casi.

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