Il Coronavirus in Spagna sta facendo una carneficina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-24

La foto dell’l’IFEMA, la fiera di Madrid, oggi totalmente riconvertita in ospedale da campo per le cure intensive necessarie a causa dell’emergenza. La cifra dei decessi è a quota 2.182, letteralmente raddoppiati in soli tre giorni (venerdì erano a quota 1.000). Un ritmo, fa notare anche El Pais, che “neppure la Cina né l’Italia hanno mai raggiunto”

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La Spagna è uno dei Paesi più colpiti dal nuovo Coronavirus SARS-COV-2 e l’epidemia di COVID-19, nella penisola iberica, si sta estendo in maniera più rapida e diffusa che in Italia. A differenza di noi, dove l’80 per cento dei morti è concentrato in tre regioni, nella penisola iberica c’è stato un rapido aumento in aree che erano prima immuni; e ieri lunedì, quando e’ cominciata la seconda settimana di confinamento dei cittadini, la giornata è stata drammatica: 462 vittime in appena 24 ore. La cifra dei decessi è a quota 2.182, letteralmente raddoppiati in soli tre giorni (venerdì erano a quota 1.000). Un ritmo, fa notare anche El Pais, che “neppure la Cina né l’Italia hanno mai raggiunto”. L’Italia ha infatti impiegato quattro giorni (e non tre) a duplicare i primi mille morti.

Il Coronavirus in Spagna sta facendo una carneficina

I casi confermati in Spagna hanno superato quota 35.000, mentre i decessi sono oltre 2.200: è quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dal quotidiano El Pais. In particolare, i contagi nel Paese sono ora 35.068 e i decessi 2.229. Le persone guarite sono 3.355. Ed è inutile ricordare che un possibile vettore dell’epidemia è stato la partita tra Atalante e Valencia di Champions League giocata a Milano quando il lockdown era appena iniziato e a tre settimane da Codogno. “Un terzo della popolazione di Bergamo si è concentrata in uno stadio, poi ha festeggiato. Non è un caso che Bergamo sia la zona più colpita, e non è un caso che Valencia, cioè i cittadini che sono passati dall’Italia alla Spagna, abbiano fatto da trasmettitore nel loro Paese. E poi l’età della popolazione, che in larga parte, oltre il 20%, è costituita da anziani o da vecchi, e questo ha determinato l’alta letalità in quell’area. Una combinazione di fattori che ha fatto si’ che la Lombardia diventasse il paese a più alta concentrazione di casi e a più alta letalità”, ha detto oggi Walter Ricciardi dell’OMS a RaiNews 24.

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C’è di più. L’esercito spagnolo, da giorni sceso in campo per cercare di arginare l’epidemia, ha trovato in condizione di totale abbandono alcuni anziani pazienti ricoverati nelle case di riposo, persone a volte addirittura già morte ma lasciate nei letti. A confermare le voci che erano circolate con insistenza è stato il ministro della Difesa, tanto che la magistratura ha aperto un’indagine. L’esercito da giorni collabora e sta disinfettando le case di riposo ma i decessi aumentano tanto che a Madrid si è deciso di utilizzare il Palazzo del Ghiaccio come obitorio. Intanto perà il ministro della Difesa Margarita Robles ha detto all’emittente Telecinco che il governo sarà “inflessibile nel controllare come vengono accuditi gli anziani” nelle case di riposo. “Nelle loro visite, i militari hanno trovato alcuni anziani completamente abbandonati, a volte addirittura morti nei letti”.

Il focolaio di Madrid

La giornalista Angela Rodicio a Otto e Mezzo ha detto che si tratta di una tempesta perfetta perché il focolaio più grande è la Capitale, Madrid. In questa foto, che circola molto sui social network, e che mostra l’IFEMA, la fiera di Madrid che ha ospitato da poco la conferenza sul clima COP25: oggi è totalmente riconvertita in ospedale da campo per le cure intensive necessarie a causa dell’emergenza. All’IFEMA sono stati già trasferiti i primi 126 pazienti.

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Il calo del Pil in Spagna sarà dell’1,7% e quasi 300.000 posti di lavoro saranno distrutti, secondo il centro studi ispanico Ceprede, le cui previsioni sono state rilanciate da La Vanguardia. La Catalogna, Madrid e l’Andalusia saranno le regioni dove si perderanno più posti di lavoro, secondo lo studio. Ma anche la Spagna non è immune ai comportamenti cretini. Un uomo di 77 anni di Latina, cittadina nei pressi della capitale spagnola Madrid, è stato multato per aver violato il confinamento domiciliare imposto in tutto il Paese. L’anziano, secondo quanto riferita da un portavoce della polizia municipale citato da Europa Press, si è giustificato con gli agenti dicendo che “stava dando la caccia ai Pokemon”.

EDIT ORE 12,23: In Spagna finora si sono registrati 39.673 casi di contagio da coronavirus, con 2.696 morti e 3.794 pazienti guariti. Questi i dati più aggiornati diffusi ufficialmente dal ministero della Sanità spagnolo. In precedenza circolavano dati sulla stampa spagnola sulla base di dati ministeriali. Rispetto a ieri l’aumento è di 6.584 contagi. Le persone in terapia intensiva sono 2.636. Madrid ha superato i 12.352 casi, con 1.535 decessi.

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