L’immunità di gregge in Olanda e il collasso degli ospedali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-06

Dalla provincia del Brabante, la più funestata, i malati continuano a essere trasferiti verso gli ospedali di altre regioni, già prossimi alla saturazione, mentre l’Istituto superiore di sanità locale aveva inizialmente previsto di arrivarci non prima di fine maggio. Sono 1.220 le persone in terapia intensiva per coronavirus con un totale di 1.600 posti letto in tutto il Paese

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In Olanda il tentativo di puntare sull’immunità di gregge per il coronavirus sta mandando al collasso gli ospedali. E gli olandesi  hanno comunque preferito segregarsi volontariamente in casa a dispetto delle permissive ordinanze emanate dai politici dell’Aia. Racconta oggi Pietro Del Re su Repubblica:

Per giustificarsi di non aver ancora imposto una clausura generalizzata e controllata dalle forze dell’ordine, il premier liberale Mark Rutte ha blandito i suoi previdenti compatrioti definendoli «una democrazia fiera e adulta». Altri membri del suo governo parlano ora di «lockdown intelligente», con cui hanno prorogato fino al 28 aprile la chiusura di scuole, bar, ristoranti, coffee shop, musei e palestre. Fatto sta che il contagio si sta diffondendo a velocità da primato e che il computo dei morti per coronavirus è di 1771, per una popolazione di circa 17,2 milioni.

Nei Paesi Bassi rimangono aperti molti negozi, sia pure con i clienti costretti a mantenere tra loro una distanza di almeno un metro e mezzo, pena la chiusura dell’esercizio. E nelle città nessuno indossa la mascherina, neanche negli affollati supermercati. Intanto, in prossimità delle vacanze pasquali, è arrivato l’invito a limitare al massimo gli spostamenti, con i sindaci che sono stati autorizzati a chiudere i luoghi di villeggiatura se dovesse affluire troppa gente. Il rischio è che si ripeta il bis di due settimane fa quando, nonostante le misure di distanziamento sociale, la gente si è recata in massa in spiaggia o nei parchi.

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Coronavirus: i contagi nel mondo (La Repubblica, 6 aprile 2020)

Intanto gli ospedali subiscono la carenza della terapia intensiva:

Dalla provincia del Brabante, la più funestata, i malati continuano a essere trasferiti verso gli ospedali di altre regioni, già prossimi alla saturazione, mentre l’Istituto superiore di sanità locale aveva inizialmente previsto di arrivarci non prima di fine maggio. Sono 1.220 le persone in terapia intensiva per coronavirus con un totale di 1.600 posti letto in tutto il Paese. Per le altre emergenze ne rimangono meno di 400, quando ne servirebbero almeno 200 di più. Le autorità hanno lanciato una vasta campagna di tamponi, anzitutto per il personale sanitario, poi per il resto della popolazione, realizzando quasi 3 mila esami al giorno, per consentire a chi ha sviluppato l’immunità di tornare al lavoro.

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