Coronavirus: l’emergenza a Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-22

Il sindaco Giuseppe Sala tiene aperti gli uffici ma rinvierà un concorso: “Consigliamo alla gente quando possibile di ridurre la socialità e di avere norme igieniche”. A casa i lavoratori dei comuni del lodigiano interessati dalla quarantena

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“Continueremo a tenere aperti tutti i servizi e i nostri uffici. Sui servizi basici non cambia nulla”: lo ha annunciato il sindaco di Milano Giuseppe Sala al termine di un vertice in prefettura a Milano sull’emergenza Coronavirus. “Rinvieremo un concorso che era previsto in settimana con migliaia di persone da tutta Italia”, si tratta di un evento eccezionale, quindi “aspettiamo a farlo, non succede nulla”, ha rassicurato il primo cittadino. Concludendo: “Si naviga a vista e domani mattina alle 10 ci rivedremo”.

Coronavirus: l’emergenza a Milano

Anche la settimana della moda va avanti, mentre è stata rinviata la fiera dell’occhialeria prevista tra il 29 febbraio e il 2 marzo. La manifestazione sarà rinviata fra fine maggio e la prima metà di giugno. “Consigliamo alla gente quando possibile di ridurre la socialità e di avere norme igieniche”, ha però aggiunto Sala. “Parliamo di una grande città italiana e le complicazioni sono importanti e dobbiamo tenerne conto. Non ci sono evidenze da farci pensare alla chiusura di servizi pubblici ma noi siamo pronti e ci stiamo attrezzando per poter adottare tutti i provvedimenti necessari”, ha detto il Prefetto di Milano, Renato Saccone. “Sarà necessario agire in piena concordanza con le linee nazionali. Domani faremo un altro punto – ha aggiunto -. Le imprese e anche gli uffici pubblici potranno fare ricorso al tele lavoro e ridurre la mobilità sul territorio. In serata o al massimo domani mattina avremo indicazioni dal governo e le valuteremo domani mattina. Siamo pronti ad adottare provvedimenti omogenei”.

La Camera di Commercio di Milano, a quanto apprende l’Adnkronos, a seguito dell’emergenza da coronavirus, avrebbe deciso di lasciare a casa i lavoratori che risiedono nei comuni del Lodigiano coinvolti dall’emergenza. I lavoratori, a quanto si apprende ancora, potranno scegliere se lavorare da casa con il telelavoro o mettersi in malattia. Il presidente della Corte d’Appello di Milano Marina Tavassi ha disposto che in via precauzionale che magistrati, personale amministrativo e tutte le persone che svolgono stage formativi negli uffici giudiziari, e che provengono dai Comuni del “cluster di infezione” del Coronavirus, si astengano dal lavoro in tutti gli uffici del distretto “sino a nuove indicazione”. Nel provvedimento della Corte d’Appello di Milano sono citati i Comuni del cluster di infezione da Coronavirus, elenco che potrebbe allargarsi nelle prossime ore e nei prossimi giorni. In particolare, sono invitati a non recarsi in Tribunale e nei vari uffici giudiziari i dipendenti e i togati che risiedono a Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. Anche la procura di Milano chiude tutti gli uffici, comprese le segreterie dei pm, saranno chiusi al pubblico fino alle ore 9.30 di lunedì: “Entro tale orario, la dirigenza valuterà e comunicherà nuove o ulteriore disposizione in merito”.

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