La festa a Fondi che ha causato otto casi di Coronavirus (finora)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-06

 I casi di Fondi nel territorio di Latina, dall’indagine epidemiologica in corso risultano tutti riconducibili ad un medesimo luogo in cui si è svolta una festa con numerosi partecipanti provenienti anche da altre zone d’Italia

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“È di poco fa la notizia che l’aumento dei casi positivi era figlio di una festa fatta in una parte della nostra Regione, con persone provenienti da altre regioni d’Italia. Una festa che non andava fatta”: il presidente della Regione Lazio ha spiegato così l’aumento di casi di Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 in provincia di Latina, e in particolare gli otto segnalati in queste ore. I casi di Fondi nel territorio di Latina, dall’indagine epidemiologica in corso risultano tutti riconducibili ad un medesimo luogo in cui si è svolta una festa con numerosi partecipanti provenienti anche da altre zone d’Italia.

La festa a Fondi che ha causato otto casi di Coronavirus (finora)

“Sono in corso a Pomezia oltre 400 interviste di indagine epidemiologica per stabilire i contatti sui 2 nuovi casi positivi al COVID-19” ha spiegato l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato in una nota. “Ringrazio per l’enorme sforzo che stanno facendo tutti gli operatori della Asl Roma 6 – aggiunge – Mentre per i casi di Fondi nel territorio di Latina, dall’indagine epidemiologica in corso risultano tutti riconducibili ad un medesimo luogo in cui si è svolta una festa con numerosi partecipanti provenienti anche da altre zone d’Italia. Chiediamo la massima collaborazione di tutti con la Asl affinché si possano ricostruire i contatti”.

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Emergenza Coronavirus: le nuove regole (Il Messaggero, 6 marzo 2020)

Aumentano quindi i contagiati nel Lazio, da 44 a 54, ma soprattutto ecco spiegata la presenza anomala di infetti a Latina. È stato intanto autorizzato con procedure straordinarie il reclutamento, in virtù dell’attivazione dei posti letto aggiuntivi in terapia intensiva, di 474 unita’ di personale, fra cui 50 anestesisti, 270 infermieri, 12 pneumologia, 18 infettivologi, 12 cardiologi, 20 medici dell’emergenza, 12 radiologi e 80 Oss. Questo personale entrerà al lavoro da subito. “Abbiamo deciso di aumentare la capacità ricettiva dei laboratori, sotto supervisione dell’istituto Spallanzani, lavoratori che eseguono i test – ha aggiunto D’Amato – Quelli dello Spallanzani verranno affiancati da quello dell’ospedale Sant’Andrea, dove conferiranno i territori delle Asl Rm4 e Rm5, da quello dell’azienda Policlinico Tor Vergata, in cui ci feriranno la Asl di Frosinone e quella Rm 2, quello del Policlinico Gemelli, dove conferiranno Rieti e Viterbo, quello del policlinico Umberto I, dove conferirà la Asl Rm1, quello dell’ospedale Santa Maria Goretti di per la Asl di Latina, e il Campus biomedico dove conferirà la Asl Rm6. Questo per essere pronti a tutti gli scenari”.

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