È un ricercatore emiliano il primo italiano contagiato dal Coronavirus

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-02-07

È uno dei rientrati da Wuhan lunedì con un volo speciale dell’Aeronautica. Al momento del ritorno non presentava sintomi e tutti gli accertamenti medici erano negativi

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Il primo italiano contagiato dal Coronavirus è un ricercatore di ritorno da Wuhan che si trovava in isolamento alla Cecchignola ieri. Ha 29 anni, è emiliano e in Cina si era fermato solo un giorno. Da ieri pomeriggio è all’ospedale Spallanzani. Ieri sera l’Istituto superiore di sanità ha comunicato alla task force del ministero della Salute l’esito positivo di conferma del coronavirus. Il paziente è ricoverato«con modesto rialzo termico e iperemia congiuntivale».

Il primo italiano contagiato dal Coronavirus

L’emiliano è uno dei 56 connazionali rimpatriati solo lunedì scorso da Wuhan con un volo speciale dell’Aeronautica. Scrive oggi il Corriere della Sera che in quel momento non presentava sintomi e tutti gli accertamenti medici ai quali era stato sottoposto erano negativi. Per questo motivo, al contrario ad esempio del 17enne di Grado tuttora in Cina che aveva qualche linea di febbre (si è poi scoperto solo per una normale influenza), era stato accettato a bordo del Boeing sul quale con medici e militari c’era anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Il gruppo era poi giunto a Roma dopo 12 ore di volo e sottoposto a una visita medica preliminare nell’ospedale da campo attrezzato in un hangar. Anche allora, altrimenti sarebbe scattato subito il trasferimento allo Spallanzani, il ragazzo era in buone condizioni di salute, anche se come tutti gli altri lo aspettava la quarantena alla Cecchignola. Dall’aeroporto militare di Pratica di Mare era stato portato con gli altri rimpatriati alla Cecchignola con pullman guidati da autisti con le mascherine e con i sedili avvolti nel cellophane, scortati da personale medico con le tute. Per nessuno di loro era stato necessario il bio contenimento, proprio perché così sembrava non c’erano sintomi particolari.

coronavirus sintomi contagio
Coronavirus 2019-nCov: i sintomi e il contagio (Il Messaggero, 31 gennaio 2020)

In mattinata il ricercatore emiliano non stava male, ma a pranzo non ha partecipato come sempre al ritiro del pasto nel locale comune allestito al pianterreno delle due palazzine alloggi degli atleti dell’Esercito riservate adesso agli italiani in quarantena, che hanno l’obbligo di indossare sempre mascherine e guanti protettivi quando si trovano insieme.  Adesso non si escludono controlli e quarantena anche per tutti coloro che hanno partecipato all’operazione di rimpatrio in Cina e per chi ha avuto contatti con gli italiani al loro ritorno a Roma.

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Il virus in viaggio (La Repubblica, 7 febbraio 2020)

Secondo il direttore del reparto Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, l’italiano invece viveva a Wuhan:  “E’ il primo caso italiano ma era un italiano che viveva a Wuhan. Nel momento in cui si e’ deciso di rimpatriare i 56 italiani sono state prese tutte le precauzioni possibili proprio perche’ non era una ipotesi da escludere”. “La quarantena di 14 giorni – ha spiegato sottolineando anche che l’uomo si era infettato mentre era in Cina – era stata stabilita proprio per questo motivo”. Rezza ha rassicurato che “la probabilita’ di contagiare gli altri e’ bassissima”.

Il sindaco conferma che il contagiato italiano è di Luzzara

Il sindaco di Luzzara Andrea Costa ha confermato su Facebook che la persona contagiata dal coronavirus e ricoverata allo Spallanzani è del suo paese:

Confermo la notizia che il primo italiano contagiato dal #coronavirus è un ragazzo di Luzzara. Ho sentito il padre che mi ha dato, fortunatamente, notizie confortanti: il ragazzo sta bene ed è asintomatico.

Era in Cina per motivi di svago e da lì è stato direttamente rimpatriato con tutte le misure precauzionali del caso. Al momento si trova in isolamento allo Spallanzani di Roma. Un abbraccio grande a lui e a tutta la sua famiglia.

andrea costa luzzara

Il ministero della Salute invece conferma che l’uomo italiano risultato positivo al coronavirus e ricoverato attualmente all’Istituto Spallanzani presenta dei sintomi e non è, dunque, asintomatico. Il paziente presentava già da ieri, al momento del trasferimento allo Spallanzani dalla Cecchignola, un modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale.

Leggi anche: Il sospetto caso di Coronavirus alla Cecchignola a Roma

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