Coronavirus: il Giappone verso lo stato d’emergenza triplica le scorte di Avigan

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-06

Nonostante si raccontasse che da quelle parti andava tutto bene, il premier Abe pronto a misure eccezionali dopo l’incremento dei casi. Si fa anche scorta di Avigan, ma uno degli studi sul farmaco è stato nel frattempo ritrattato

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Nonostante qualcuno raccontasse che lì la vita proseguiva normalmente perché “avevano sconfitto il Coronavirus”, il premier giapponese Shinzo Abe è pronto a decretare lo stato di emergenza nel tentativo di contenere l’espansione del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 nel Paese, dopo l’incremento allarmante delle infezioni nell’ultima settimana, in particolare a Tokyo. Lo rivela una fonte governativa all’agenzia Kyodo (riportata dall’agenzia di stampa ANSA), che spiega come il provvedimento sarà operativo da questo mercoledì e consentirà alle municipalità di formulare gli avvisi ai cittadini a rimanere a casa e richiedere la chiusura delle scuole e di altri servizi alla comunità.

Coronavirus: il Giappone verso lo stato d’emergenza triplica le scorte di Avigan

La circolare si è resa operativa dopo il rapido aumento dei casi registrati nella capitale, superando quota 1.000 nel corso del fine settimana, e le pressioni sul premier da parte della governatrice Yuriko Koike, assieme alle raccomandazioni dell’Associazione medica nazionale. In base alla delibera il governo potrà imporre restrizioni all’assembramento di persone, e lo svolgimento delle attività sociali nei luoghi pubblici, tra cui teatri, attività sportive e servizi alla collettività. Nel caso di una paralisi del sistema sanitario nazionale i governatori delle prefetture potranno ordinare la requisizione di proprietà private e degli edifici idonei alle esigenze del sistema sanitario universale. Le municipalità potranno inoltre sequestrare forniture mediche a provviste alimentari a persone e società che si rifiutano di renderle disponibili in commercio e obbligare compagnie a fornire assistenza nei trasporti di merci nel caso di un’emergenza. L’esecutivo è prossimo a varare un piano di stimolo da 56.000 miliardi di yen, pari a 482 miliardi di euro, che prevede l’erogazione di somme in denaro alle famiglie a basso reddito per ravvivare i consumi, e misure di sostegno a piccole e medio imprese per arginare i danni derivanti dalla pandemia. Ad oggi il numero delle infezioni di coronavirus in Giappone ha raggiunto quota 3.654 con 85 morti.

avigan studio ritrattato

E intanto il governo giapponese intende anche incrementare il livello degli inventari del farmaco antivirale Avigan di almeno tre volte il valore delle attuali scorte. Il raggiungimento dei nuovi valori di stoccaggio consentirà il trattamento della cura di 2 milioni di persone entro il prossimo marzo, sempre secondo l’agenzia Kyodo. Il farmaco sviluppato dalla Fujifilm Holdings Corp. nel 2014 è stato testato in Giappone per curare l’influenza ma si è dimostrato efficace anche nella cura della polmonite del Covid-19. L’Avigan non è mai stato in commercio in Giappone a causa di alcuni effetti collaterali, tra i quali possibili anomalie fetali per le donne in stato di attesa, e le scorte sono controllate dal governo. Se la sperimentazione clinica iniziata lo scorso martedì dovesse rivelarsi idonea le autorità sanitarie nipponiche potrebbero approvare l’Avigan come trattamento specifico per il coronavirus già da questa estate. Avigan, spiegano i media nipponici, utilizza differenti dosaggi in base al trattamento per cui è prescritto, e attualmente le scorte sono sufficienti a trattare 700mila pazienti affetti di coronavirus, e fino a 2 milioni come farmaco anti-influenzale. E, scrive lo scienziato Enrico Bucci su Facebook, uno degli studi che descriveva un trial clinico con Avigan è stato ritrattato e non è considerato quindi valido dalla comunità scientifica.

Leggi anche: Coronavirus, Avigan: il farmaco giapponese da Massimo Giletti a Non è l’Arena

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