Dove sono i venti contagiati dal Coronavirus in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-22

Dopo la morte di Adriano Trevisan, prima vittima del coronavirus in Italia, attualmente il cuore dell’epidemia è il lodigiano, dove in tre paesi è stata istituita la quarantena volontaria: Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda

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I casi di Coronavirus SARS-CoV-19 sono 16 in Lombardia, uno in Veneto e 3 nel Lazio. Dopo la morte di Adriano Trevisan, prima vittima del coronavirus in Italia, attualmente il cuore dell’epidemia è il lodigiano, dove in tre paesi è stata istituita la quarantena volontaria: Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda.

Dove sono i venti contagiati dal Coronavirus in Italia

Scrive oggi Giampaolo Visetti su Repubblica che sono dieci i paesi chiusi attorno all’epicentro del contagio, tra Codogno, Castiglione e Casalpusterlengo. Stop a tempo indeterminato per asili, scuole, uffici, negozi e locali pubblici anche in altri sette paesi. Fermi anche i treni. A rischio-isolamento perfino Lodi. Invitato a restare in casa, per almeno una settimana, un terzo degli abitanti di una provincia che conta 230 mila residenti, snodo cruciale tra Lombardia ed Emilia Romagna. Il primo bilancio del contagio, oltre che fulmineo, è impressionante: 15 infettati, ricoverati tra l’ospedale di Codogno e il centro specialistico «Sacco» di Milano, alcuni in condizioni gravi. Altri due in Veneto, vittime di un altro focolaio. Oltre 250 i pazienti posti in quarantena: 70 medici e infermieri, 79 tra famigliari e amici entrati in contatto con i contagiati nei tre centri-focolaio.

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Coronavirus SARS-CoV-2019: i paesi interessati (La Repubblica, 22 febbraio 2020)

In Lombardia è nata  una zona rossa dove vivono tra 45 e 50 mila persone, con al centro Codogno. Stop, allora, a eventi sportivi e manifestazioni dove si possono aggregare tante persone, come la messa della domenica o i pomeriggi all’oratorio. E scuole chiuse: gli studenti resteranno a casa e le lezioni saranno sospese. Ma non solo: l’ordinanza obbliga i negozi della zona — eccetto quelli di pubblica utilità, come farmacie e alimentari — ad abbassare la saracinesca. Chiudono le aziende, così i dipendenti resteranno a casa. L’ipotesi è che le misure restrittive valgano per i prossimi 14 giorni. Quella del lodigiano è zona di pendolari. Così Trenord ha previsto lo stop dei treni nelle stazione di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo. E poi è stato deciso di far valere l’ordinanza in dieci comuni, Codogno e i confinanti Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundio e San Fiorano. In Veneto, a Vò Euganeo, sono state sospese tutte le manifestazioni pubbliche, le feste di Carnevale e le celebrazioni religiose.

Coronavirus SARS-CoV-2019: il focolaio nel Nord

In Lombardia, spiega oggi La Stampa, inizia tutto il 21 gennaio, quando il Covid_19 non aveva ancora questa diffusione e non erano neanche partiti i controlli agli aeroporti. Lui, italiano, il «paziente zero», torna dalla Cina, apparentemente senza sintomi. E senza sintomi continua a vivere per le settimane successive. Tanto che quando lo raggiungono gli esperti dell’Ospedale Sacco di Milano, centro deputato alla gestione del virus, lo scoprono «negativo»: forse gli è già passato. Ma in quelle settimane il «paziente zero» incontra «cinque o sei volte» un suo amico, M. Y. M. , 38 anni, nato a Castiglione d’Adda ma residente a Codogno, che a breve diventerà padre. Il 38enne, che in questa storia diventa il «paziente indice», cena più volte con il manager «paziente zero» in zona Codogno. E proprio all’ospedale locale finisce M. Y. M domenica scorsa per una influenza.

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Il Coronavirus e l’epidemia (Corriere della Sera, 19 febbraio 2020)

Stanotte intanto un treno Frecciargento proveniente da Roma è rimasto bloccato per oltre un’ora sul primo binario della stazione ferroviaria di Lecce con le porte chiuse e tutti i viaggiatori a bordo, dopo che si era diffusa la notizia della presenza di un passeggero proveniente dalla Cina che ha fatto scattare l’allarme per un sospetto caso di coronavirus. Secondo quanto si e’ appreso, la segnalazione sarebbe stata fatta da un passeggero, forse una ragazza, tramite cellulare. Sulla banchina della stazione sono accorsi gli agenti della polizia muniti di mascherine, mentre il personale sanitario ha avviato i controlli. La preoccupazione si è diffusa subito tra parenti e amici dei viaggiatori che aspettavano l’arrivo del treno. Dopo oltre un’ora di attesa, al termine degli accertamenti, è stato fatto sapere che la persona segnalata non manifestava segni di contagio. Le porte del treno si sono aperte ed i viaggiatori hanno potuto lasciare la stazione. Lo stato di salute del passeggero sottoposto a controlli, cosi’ come quello di tutti gli altri passeggeri che viaggiavano con lui nella stessa carrozza, sarà monitorato per una quindicina di giorni. Dall’Asl fanno sapere che si e’ trattato di un falso allarme, probabilmente dovuto alla psicosi che si sta diffondendo soprattutto dopo le notizie sui casi di coronavirus nel Nord Italia.

EDIT ORE 8,43:  Un nuovo caso di positività al corona virus, dopo i due riscontrati in Veneto ieri, si è registrato nel veneziano, a Dolo. Il primo test effettuato dal centro di riferimento regionale di Padova ha indicato la positività. Come da prassi il campione è stato inviato allo Spallanzani di Roma per la conferma.

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