Il Coronavirus in Africa e i controlli per i barconi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-17

Il ministro della Sanità Speranza: «C’è un solo caso in un continente enorme, a noi molto vicino. La situazione va valutata giorno per giorno con la massima serietà. Ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti»

article-post

Il ministro della Sanità Roberto Speranza parla del Coronavirus in Africa oggi in un’intervista a Repubblica e spiega che per adesso il governo non ha in mente di attuare controlli straordinari per i barconi e gli sbarcati dalle navi delle ONG:

«Abbiamo messo in piedi una capillare attività di verifica negli aeroporti. Siamo a 1,2 milioni di persone controllate grazie agli scanner e all’impegno della protezione civile. I cinque milioni di euro stanziati anche per i controlli bastano, li facciamo con personale dello Stato e grazie ai tanti volontari che voglio ringraziare, in particolare medici e infermieri. Se però si dovrà investire di più siamo pronti a farlo».

I controlli negli aeroporti non hanno fatto trovare casi sospetti?
«Di persone con la febbre ne sono state trovate molte ma i test poi hanno rivelato che non avevano il coronavirus. Teniamo alto il livello di sorveglianza».

wuhan coronavirus persone svenute - 2

Il virus è in Africa, farete controlli su chi arriva da quel continente, anche a bordo di barconi?
«C’è un solo caso in un continente enorme, a noi molto vicino. La situazione va valutata giorno per giorno con la massima serietà. Ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti. Per quanto riguarda voli e imbarcazioni che provengono dall’Africa, i controlli sono rigorosi come per chi proviene da altre parti del mondo. Ricordo che la nostra decisione più drastica riguarda un Paese, la Cina, dove sono concentrati il 99% dei casi al mondo. Non ha fondamento scientifico al momento prevedere altro. Piuttosto dobbiamo lavorare su un fronte diverso».

Quale?
«Come ho detto ai ministri europei, l’Unione e l’Oms devono sostenere i Paesi africani per mettere in atto misure di prevenzione e contenimento. Magari non l’Egitto, che ha un sistema sanitario abbastanza solido, ma altri Paesi».

Leggi anche: «Africa a rischio, il Coronavirus girerà il mondo»

Potrebbe interessarti anche