Corea del Sud: il ritorno del lockdown dopo il picco di contagi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-28

Le restrizioni erano state revocate il 6 maggio scorso. Un nuovo focolaio è emerso in un centro logistico nell’area metropolitana di Seul

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La Corea del Sud torna a chiudere per due settimane l’area metropolitana di Seul dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 79 nuove casi di contagio a causa di un nuovo focolaio di Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 in un centro logistico di Bucheon, cittadina alle porte della Capitale, gestito dalla società di e-commerce Coupang. Le restrizioni erano state revocate il 6 maggio scorso.

Come la Corea del Sud torna al lockdown per il Coronavirus

Il nuovo focolaio, spiega il Guardian, sembra essere collegato a un precedente gruppo di infezioni emerse in diversi locali notturni e bar di Seoul all’inizio di questo mese, secondo i Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC). Di conseguenza, i funzionari sanitari hanno dichiarato che avrebbero condotto ispezioni nei centri logistici in tutto il paese – un’operazione enorme – mentre Coupang ha dichiarato di aver chiuso la struttura a Bucheon lunedì e chiuso un magazzino separato in un sobborgo di Seoul dopo che un dipendente era stato trovato positivo al Coronavirus. Il sindaco di Bucheon ha dichiarato di aver identificato 3600 persone che hanno legami con il centro di logistica ma soltanto una piccola parte è stata finora sottoposta al test. E così le autorità, che a metà maggio erano già tornate sui propri passi dopo una nuova ondata di contagi legata alla riapertura di locali e discoteche nel distretto di Itaewon, cuore di Seul, hanno deciso di inasprire le restrizioni: musei, parchi e gallerie d’arte saranno chiusi di nuovo da domani per 14 giorni, ha annunciato il ministro della Sanità Park Neung-hoo, esortando anche le aziende a reintrodurre misure quali il lavoro flessibile.

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Il Coronavirus in Corea del Sud

“Abbiamo deciso di rafforzare tutte le misure di quarantena nell’area metropolitana per due settimane”, ha detto il ministro. Ai residenti di Seul e’ anche consigliato di evitare incontri sociali o di andare in luoghi affollati come ristoranti e bar. “Le prossime due settimane sono cruciali per prevenire la diffusione dell’infezione nell’area metropolitana”, ha avvertito Park, aggiungendo: “Se falliremo, dovremo tornare alle misure di distanziamento sociale”. Gli istituti religiosi sono stati esortati alla massima attenzione nel far rispettare nei luoghi di culto le regole imposte per contenere i contagi, mentre nessun provvedimento è stato preso al momento per le scuole.

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La settimana scorsa sono tornati in classe 440 mila studenti delle superiori. Ieri toccava a 2,37 milioni alunni delle elementari, anche se alcuni istituti hanno rinviato la riapertura al primo giugno proprio a causa della nuova ondata di contagi in un Paese che non ha mai imposto un vero e proprio lockdown e che nella fase più critica della diffusione dell’epidemia era diventato un modello internazionale, basato su controlli a tappeto e tracciabilità.

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