La coppia che chiede “solo sangue di non vaccinati” per la trasfusione del figlio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-07

I genitori di un bimbo ricoverato all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna in attesa di un delicato intervento chirurgico al cuore chiedono che per la trasfusione durante l’operazione venga utilizzato soltanto sangue di persone non vaccinate

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All’Ospedale Sant’Orsola di Bologna un bimbo di due anni, figlio di una coppia no vax, deve subire un intervento chirurgico al cuore: i suoi genitori, originari del Modenese, hanno espresso il rifiuto che per le trasfusioni di sangue necessarie durante l’operazione venga utilizzato sangue di persone vaccinate contro il Covid-19. Una condizione totalmente illogica e antiscientifica che ha messo in difficoltà l’ospedale, visto che la stragrande maggioranza dei donatori è immunizzata contro la malattia. La questione – riportata oggi da la Gazzetta di Modena – è diventata un caso giuridico, sul quale si pronuncerà un giudice tutelare. Per reperire il sangue necessario all’intervento, la coppia ha anche lanciato diversi appelli sugli spazi social aperti ai no vax, alla ricerca di volontari disposti a donare. La canto suo l’Ospedale Sant’Orsola si è opposto, dopo un consulto col centro trasfusionale, perché per motivi di sicurezza le donazioni di sangue devono seguire protocolli di legge molto rigidi e molto precisi.

La coppia che chiede “solo sangue di non vaccinati” per la trasfusione del figlio

È stata la famiglia del piccolo a rivolgersi agli avvocati dopo essersi trovata di fronte al rifiuto della struttura. Secondo una delibera dell’azienda sanitaria, che Repubblica ha consultato, il Sant’Orsola si è rivolto al giudice per ottenere l’autorizzazione ad operare comunque il bambino: “I sanitari che hanno in cura il minore ritengono che l’intervento chirurgico programmato non sia rinviabile stante l’estrema criticità della situazione e che occorra quindi acquisire il relativo consenso al fine di procedere con urgenza al ricovero e all’intervento presso il policlinico”. La struttura ha inoltre segnalato il caso al tribunale di Modena e alla Procura dei minori di Bologna.

La replica dell’Avis alla fake news sul sangue dei vaccinati

Quella del sangue “impuro” dei vaccinati è una delle fake news propagandate dai no vax per diffamare la campagna di immunizzazione. È diventata talmente diffusa che recentemente il presidente dell’Avis Gianpietro Briola ha pubblicato un comunicato per rispondere direttamente a chi ha messo in circolo la bufala: “Questa informazione non ha alcun fondamento e nasce da un’errata interpretazione di una circolare del Ministero della Salute con cui si è stabilito che non vi è obbligo di Green pass per accedere alle strutture di raccolta. Tale decisione è stata assunta in quanto i donatori si recano nei Servizi trasfusionali per sottoporsi a una prestazione sanitaria, peraltro dopo aver seguito un triage telefonico finalizzato a conoscere in modo approfondito le loro attività svolte negli ultimi giorni. Il nemico da sconfiggere è il Covid, non gli strumenti che lo studio e la ricerca mettono in campo per combatterlo. Per questo invitiamo tutti a proteggersi, vaccinarsi, prevenire il contagio e dare il proprio contributo donando il proprio sangue o plasma”.

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