Montesano e la bufala del sangue dei vaccinati che si coagula | VIDEO

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-06-21

Ancora una posizione a dir poco discutibile dell’attore capitolini, già noto per le sue precedenti mozioni no mask e contro le misure sanitarie per contenere la pandemia. Stavolta, però, arriva anche la smentita ufficiale dell’Avis

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Parlare citando amici e riferimenti di “alto rango”, senza fornire alcuna prova a sostegno della propria tesi. Enrico Montesano si è specializzato nella condivisione social di fake news prima sulla pandemia, poi sull’utilizzo delle mascherine e adesso anche sui vaccini. L’ultima impresa dell’attore capitolino è stata immortalata in diretta su Facebook dove è riuscito a pronunciare queste parole che fanno riferimento a una bufala sul sangue dei donatori vaccinati che si coagula, costringendo l’Associazione volontari italiani del sangue (Avis) a smentire quanto messo in circolazione anche (e non solo) da colui che interpretò “Pomata” nella mitica pellicola “Febbre da Cavallo”.

Montesano e la bufala del sangue dei vaccinati che si coagula

“Gira sulla rete questa notizia”. Potremmo fermarci qui e già cestinare questa illazione visto il tenore dell’incipit. Ma il crescendo rossiniano prosegue pochi istanti dopo: “Ho avuto conferma da un amico che conosce una persona di rango all’Avis”. Insomma, un amico di un amico a cui è stato riferito. Ed è lì che, con i contorni già tracciati, si consuma la bufala. Montesano cita molte sacche di sangue donato da persone vaccinate che sarebbero state gettate perché il sangue si era coagulato. Poi altri “pare che” e compagnia cantante. Infine l’invito a lasciar stare gli over 50 non vaccinati per evitare di non avere più sangue a disposizione. Ovviamente, come già accaduto in passato, si tratta di una bufala.

E, infatti, quasi immediata è stata la reazione di Avis Italia che, con un smentita pubblicata sul sito ufficiale, risponde per le rime a Enrico Montesano.

“Quanto dichiarato da Montesano è molto grave per motivi differenti – spiega Gianpietro Briola, presidente dell’Avis –. Innanzitutto tutto, prima di citare AVIS che da sempre, e soprattutto in epoca di pandemia, è attenta e certa della qualità del sangue e degli emocomponenti che vengono raccolti e dell’impegno dei propri volontari, è necessario che Montesano dica dove si siano verificati questi presunti episodi di cui parla con tanta pericolosa leggerezza e chiarisca meglio le circostanze. Poi, in base a quale criterio afferma che c’è bisogno del sangue dei non vaccinati? A che titolo dice una cosa del genere colpendo l’immagine e l’impegno di un’associazione di volontariato di oltre novant’anni e di migliaia di donatori che ogni giorno permettono a tanti pazienti di curarsi? Quali sono i dati scientifici su cui si basa questa affermazione, gratuita e sconsiderata?  Quali gli elementi di riscontro che portano a simili e farneticanti esternazioni?”.

L’Avis, poi, non le manda a dire con un altro pensiero che sembra andare dritto al punto:

“Comprendiamo la voglia di notorietà e pure la convinzione delle proprie idee, ma temi come questo non devono basarsi su percezioni, paure o, peggio, diffamanti affermazioni. Non siamo vittime delle fake dei social, ma assertori del dato scientifico e del riscontro oggettivo, obbiettivo e misurabile. Per ora, i dati epidemiologici italiani e i quelli relativi all’andamento  mondiale, dimostrano che il vaccino è e rimane un’ottima e unica reale strategia”.

Con buona pace della tris. Con buona pace di Soldatino, King e D’Artagnan.

(Foto IPP/Paolo Gargini)

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