I consumi alimentari degli italiani

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-21

Una ricerca di Coldiretti e Censis: grandi spese al ristorante, rischio fake food, i prodotti alimentari più dannosi per la salute

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Gli italiani nel 2016 hanno speso circa 78 miliardi per mangiare fuori casa, cifra pari a un terzo del totale dei consumi alimentari delle famiglie e che ha registrato un aumento dell’8% rispetto al periodo pre-crisi. Lo dice un rapporto Censis-Coldiretti anticipato oggi dal Corriere della Sera, che illustra i risultati della ricerca: 50,3 milioni di italiani hanno mangiato almeno una volta al ristorante, 24,5 milioni lo fanno regolarmente, per lo più nei ristoranti o nelle osterie ma anche in bar, agriturismi, fast food, pub, ristoranti etnici, wine bar o ritrovi vegetariani.

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I consumi alimentari delle famiglie (Corriere della Sera, 21 ottobre 2017)

Il Corriere spiega anche che un rovescio della medaglia può invece essere la diffusione del “fake food”: per attrarre i turisti più di un ristorante su tre serve spaghetti alla bolognese, piatto sconosciuto nella città emiliana, mentre in un quarto dei locali la cotoletta alla milanese viene preparata anche con carne di maiale o pollo. E ancora: nella top ten degli “sbagli” in cucina ci sono la pasta al pesto, quella alla norma o alla carbonara, realizzate con ingredienti estranei alle ricette tradizionali. Infine, c’è una blacklist dei prodotti alimentari più dannosi per la salute, realizzata sulla base del rapporto «Sistema di allerta rapido europeo». In cima alla lista pesce spada e tonno spagnoli, inquinati da metalli pesanti, i cibi dietetici e gli integratori americani, le arachidi cinesi, i pistacchi dell’Iran e turchi fino alle carni di pollo olandesi (contaminazioni microbiologiche).

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