Rimini, la minoranza di Centrodestra occupa il Consiglio comunale: “Gravità inaudita”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-11

Consiglio comunale occupato: la denuncia arriva da un consigliere del Pd del Comune di Rimini, che si è voluto mantenere anonimo

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La denuncia arriva da un consigliere del Pd del Comune di Rimini, che si è voluto mantenere anonimo visti “gli insulti social di ogni tipo ricevuti nelle ultime settimane”. Il racconto è di quelli allarmanti, soprattutto perché quanto accaduto ieri sera nel Consiglio comunale riminese dimostra ancora una volta quanto “democrazia” sia un concetto troppo spesso attentato e messo in discussione.

Tutto nasce dalla richiesta del consigliere riminese Matteo Angelini di 3V (che sta per “vaccini vogliamo verità”) di tenere un Consiglio comunale tematico che avesse all’ordine del giorno la presunta crisi di personale dovuta alla sospensione dei sanitari che hanno deciso di non vaccinarsi. “Crisi di personale che non è certamente determinata dalla sospensione di queste persone in quanto a Rimini rappresentano lo 0.8% del personale totale”, ha subito puntualizzato a Next il consigliere del Pd.

Anche per questo, per la seconda volta, in chiaro segno di protesta contro quella discussione, la maggioranza (di Centrosinistra) ha deciso di non presentarsi, mettendo fine alla seduta visto il mancato raggiungimento del numero legale per tenerla. Una decisione presa per “rispettare quei sanitari che decidendo di vaccinarsi hanno continuato a lottare in prima linea nel bel mezzo di una pandemia ancora non terminata” e “soprattutto per non permettere che l’Aula divenisse cassa di risonanza per le note teorie care al movimento 3V, esposte facendo parlare persone individuate dal Consigliere 3V Angelini”, ha spiegato il consigliere dem.

Rimini, Consiglio comunale occupato dal Centrodestra, il consigliere dem: “Democrazia umiliata”

A quel punto, però, i consiglieri di minoranza non se ne sono andati come avrebbero dovuto, ma con un simil-colpo di mano hanno scelto di “occupare” l’Aula appoggiati da alcuni sostenitori, col consigliere di 3V che ha piazzato un microfono al centro tenendo un comizio, sostenuto in questo dal capogruppo di Fratelli d’Italia Renzi e da Gloria Lisi (della Lista Gloria Lisi per Rimini), che hanno fomentato il pubblico presente.

“Un’occupazione in piena regola di una sede istituzionale, luogo sacro. Il tutto umiliando la democrazia, la Presidente del Consiglio Comunale, la scelta politica della maggioranza e tutti i cittadini che non la pensano come coloro che hanno occupato l’Aula ieri sera”, ha denunciato il consigliere del Pd. Che poi si è rivolto direttamente alla Premier Meloni: “Sarebbe anche curioso capire come la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, una delle figure più importanti del paese ed a capo di uno dei partiti più importanti del continente,  valuti il comizio tenuto dal suo rappresentate locale durante l’occupazione. Credo quanto accaduto ieri sia di una gravità inaudita”.

La lettera aperta della presidente del Consiglio comunale Corazzi: “Mi spaventa questa deriva, non possiamo tollerarlo”

A sottolineare la gravità dell’episodio è stata anche la presidente del Consiglio comunale di Rimini Giulia Corazzi, che nella sua lettera aperta ha scritto:

Non mi spaventano le offese personali arrivate da chi evidentemente da tempo ha perso la propria bussola non solo politica ma anche morale, mi spaventa di più la deriva che si vuole far prendere a questo Consiglio Comunale cosa che nessuno di noi che vive e si impegna nelle istituzioni può accettare. Chi in nome della democrazia fa il più grande atto contro la democrazia stessa non ha cura di questa città e del suo bene e questo non posso e non possiamo tollerarlo. Ringrazio le forze dell’ordine che si sono prontamente prodigate per aiutarci a gestire l’occupazione e a far uscire le persone. Ringrazio quei consiglieri di minoranza che accortisi della gravità di quello che stava succedendo sono rispettosamente usciti dall’aula dimostrando che la politica è anche altro.

 

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