Consiglieri e assessori litigano nella Giunta Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-30

C’è chi chiede l’inserimento di consiglieri in assessori. Ma le regole del MoVimento lo vietano…

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Giovanna Vitale su Repubblica racconta oggi di una strigliata agli assessori rifilata dalla sindaca Virginia Raggi a causa dello scarso rapporto che questi hanno con i consiglieri: le continue lamentele che arrivano dalla maggioranza hanno spinto la prima cittadina a chiedere ai delegati di migliorare la comunicazione nei confronti del gruppo. Ma a quanto pare questo non basta ai consiglieri, che reclamano posti in giunta:

Spegnere il fuoco sotto una pentola in ebollizione: è questo il tentativo della sindaca. Messa sul chi va là non solo dagli ultimi assalti alla poltrona del suo vice, finito nel mirino dell’ala ortodossa del Movimento per la sua eccessiva autonomia, ma per lei ormai diventato un punto di riferimento irrinunciabile, al punto da pretendere e ottenerne la blindatura da parte di Luigi di Maio.
A preoccupare la sindaca, oltre alle proteste dei singoli consiglieri, è stato il tenore della riunione che uno dei due tutor, Riccardo Fraccaro, ha tenuto martedi sera, al termine della seduta d’aula. È lì che la maggioranza ha espresso tutto il suo malumore nei confronti dei tecnici presenti in giunta che, a loro dire, non saprebbero interpretare lo spirito del Movimento e alcuni, anzi, addirittura lo tradirebbero.


Ma, appunto, le regole non lo consentono:

Spingendosi a chiedere — ora che con l’addio di Colomban il rimpasto sarà inevitabile — l’inserimento di un paio di consiglieri, per alzare il tasso politico della squadra. Ma Fraccaro sarebbe stato irremovibile: «Le nostre regole non consentono il passaggio da una poltrona all’altra». Immediate le obiezioni: «E allora Frongia, eletto in consiglio e poi nominato assessore? E allora la Appendino, che ha promosso il capogruppo in giunta?».
Muro: «Frongia è stata una eccezione e Chiara ha fatto una stupidaggine», la replica senza appello. Ma i portavoce romani non intendono demordere. E Raggi, per placarli, adesso deve dare un segnale: la strigliata alla giunta è solo l’inizio.

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