Gli scontri e i veleni sulla concessione per il Superenalotto

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-06-06

I Monopoli di Stato hanno aperto le buste per il rinnovo della concessione per famoso concorso a premi da sempre gestito da SISAL. Un affare che fa gola a molti ma solo in tre si sono presentati all’apertura del bando. E si riaccende così lo scontro tra SISAL e Lottomatica

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L’agenzia delle dogane e dei monopoli ha messo a gara – dopo nove anni – il rinnovo della concessione governativa per il Superenalotto. Fino ad oggi il famoso (e lucroso, visto che nel 2018 ha fatto incassare 1,4 miliardi di euro) era stato gestito da SISAL. Ma il Ministero ha deciso correttamente di indire una gara ad evidenza europea per il rinnovo di una concessione che per lo Stato ha il valore di diverse centinaia milioni di euro l’anno (per un totale di circa 5 miliardi fino al 2028).

SISAL contro Lottomatica, e i cechi di Sazka stanno a guardare

A guadagnarci maggiormente però sono, manco a dirlo, le società concessionarie. Per il Superenalotto la base d’asta dell’offerta era di 100 milioni di euro e all’apertura delle buste il 29 marzo scorso i concorrenti sono risultati essere tre: la concessionaria storica che da sempre gestisce il concorso a premi SISAL (controllata da Schumann S.p.A), Lottomatica (che gestisce Lotto e Gratta e Vinci) e la società Italian Gaming Holding che è una controllata di Sazka, il gruppo ceco monopolista delle lotterie in Repubblica Ceca. La presenza di una società straniera potrà sembrare strana visto che per il Superenalotto è importante avere anche una rete di ricevitorie. Ma Sazka detiene – in società con Lottomaticatica – il 32% di LottoItalia, ovvero la concessionaria che si occupa della raccolta per il gioco del Lotto. A sua volta Lottomatica è un marchio della International Game Technology Inc che è controllata a maggioranza assoluta da DeAgostini (la famosa casa editrice).

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Fonte: Wikimedia.org

Senza dubbio la concessione per il SuperEnalotto fa gola. Dal 1997 ad oggi il concorso ha incassato 42,5 miliardi di euro (generando entrate per lo Stato per oltre 20,8 miliardi). La nuova concessione durerà nove anni, fino al 2028 e l’aggio per il concessionario sarà pari al 5% della raccolta. Così tanti soldi in gioco generano naturalmente più di qualche problema. Ad esempio – raccontava Daniele Martini sul Fatto Quotidiano il giorno dell’apertura delle buste – SISAL aveva chiesto l’estromissione di Lottomatica dalla gara. Vecchie ruggini si dirà perché sulla concessione per il Gratta e Vinci fu Lottomatica a difendere (con successo) la sua posizione di concessionario ottenendo il rinnovo della concessione senza gara.

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La homepage di Sazka

Ora SISAL teme che qualora Lottomatica dovesse vincere la gara si verrebbe a creare una sostanziale situazione di monopolio. Secondo SISAL Lottomatica sapeva chi erano i partecipanti alla gara. Nell’esposto si legge che questa informazione sarebbe stata ottenuta perché una controllata di Lottomatica era la società incaricata da ANAC di riscuotere il contributo versato dai concorrenti per partecipare alla gara. Nonostante le rimostranze di SISAL a metà aprile l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha ufficializzato il passaggio alla seconda fase di valutazione del bando di gara. La battaglia per il SuperEnalotto è ancora aperta.

Foto copertina via Flickr.com

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