I furbetti della legge 104 al Comune di Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-12

La percentuale di beneficiari della legge 104, tra i dipendenti di Roma Capitale, è otto volte superiore alla media nazionale nel settore privato. Tre dipendenti sotto indagine della procura di Roma

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Se in Sicilia, come ha denunciato di recente il governatore Nello Musumeci, 2.350 lavoratori della Regione su un totale di 13mila sfruttano i permessi legati alla legge 104, a Roma i dipendenti comunali col congedo per assistere i parenti invalidi sono 6.217 su 24mila. Più di uno su quattro. E tre dipendenti del Campidoglio sono finiti sotto la lente della procura insieme alle contestazioni disciplinari di Roma Capitale per presunti abusi nell’utilizzo della legge. Spiega oggi il Messaggero:

Due dipendenti nel 2016 avrebbero falsificato i documenti per attestare handicap inesistenti ai propri famigliari. Insomma, l’invalidità dei parenti era farlocca, ma il permesso (retribuito) era vero. Il terzo lavoratore finito sotto indagine, invece, aveva il padre effettivamente disabile, ma nelle giornate di permesso non se ne curava minimamente.

Tanto che solo nel 2017 avrebbe accumulato la bellezza di 20 giorni di congedo – così si legge negli atti del procedimento disciplinare a suo carico- senza che il papà lo vedesse neanche per un caffè. Come se fosse in vacanza, invece che in permesso

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La legge 104 e il Comune di Roma (Il Messaggero, 12 aprile 2018)

La percentuale di beneficiari della legge 104, tra i dipendenti di Roma Capitale, è otto volte superiore alla media nazionale nel settore privato (3,15 per cento, fonte Inps) e cinque volte superiore alla media del Lazio (5,07 per cento),che è comunque la regione “maglia nera” d’Italia. Ai primi posti della stessa classifica ci sono il Trentino e la Val d’Aosta, sotto il 2 per cento. I dipendenti capitolini si sono in totale assentati in un anno per 124.707 giorni.

Leggi sull’argomento: Il concordato illegale di ATAC

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