La dottoressa che fingeva di vaccinare i suoi pazienti no vax per fargli avere il Green Pass

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-06

In un hub vicino Como una dottoressa fingeva di vaccinare i suoi pazienti no vax: scoperta dal responsabile della struttura, è stata denunciata

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Nel Comasco una dottoressa di medicina generale è stata denunciata perché anziché vaccinare alcuni suoi pazienti nella struttura gestita dalla Cooperativa Medici Insubria avrebbe simulato l’iniezione senza iniettare il farmaco e buttando via il contenuto delle fiale. I fatti sarebbero avvenuti venerdì scorso nell’hub di Lurate Caccivio, 13 chilometri a ovest di Como, e sono stati portati alla luce da Gianni Clerici, medico dell’associazione responsabile delle inoculazioni nel centro dove la dottoressa era stata autorizzata ad operare dall’Ats Insubria.

“Un’amministrativa che registra le vaccinazioni aveva il sospetto che una dottoressa, che non fa parte della Cooperativa ma è stata autorizzata dall’Ats a vaccinare nell’hub di Lurate 17 suoi pazienti, sembrava che facesse vaccinazioni simulate”, ha spiegato Clerici. “Sono intervenuto rapidamente – ha aggiunto – abbiamo sospeso le iniezioni di quella dottoressa e ho segnalato la situazione alle forze dell’ordine. In quel momento erano stati vaccinati i primi pazienti della dottoressa in questione. Ho chiesto agli altri di effettuare l’iniezione da me o da un altro medico del centro, ma si sono rifiutati e sono andati via”.

Il sospetto, quindi, è che i pazienti della dottoressa in questione avessero un accordo con lei per fingere l’inoculazione ed ottenere il Green Pass. Nei fatti, la dottoressa iniettava la dose, già nella fiala, nel cotone idrofilo. Quando lo stesso Clerici ha capito che ci fosse qualcosa che non andava dopo aver passato del tempo a osservare le scene sospette che si ripetevano uguali, ha chiesto alla collega di allontanarsi e proseguire lui stesso con le vaccinazioni, scatenando la reazione sospetta degli altri in attesa. “Quanto accaduto – ha detto Simona Clerici, direttrice dell’hub – pesa molto di più di tutti i sacrifici fatti, dopo lo sgomento iniziale mi sento di ringraziare i nostri collaboratori che hanno prontamente rilevato quel comportamento scorretto e lo hanno subito segnalato capendo la gravità di quanto stava succedendo”.

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