L’infermiera che ha finto di somministrare 20mila vaccini condannata a un risarcimento di oltre mezzo milione di euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-04

La sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia della Corte dei Conti ha condannato l’infermiera Emanuela Petrillo a risarcire la Asl con 550mila euro per aver finto di somministrare 20mila vaccini ai bambini tra il 2009 e il 2015

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Tra il 2009 e il 2015 aveva finto di somministrare circa 20mila vaccini a centinaia di bambini. Adesso la sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia della Corte dei Conti ha condannato Emanuela Petrillo, all’epoca infermiera della ASL 2 di Treviso, a pagare 550mila euro di risarcimento all’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale.

L’infermiera che ha finto di somministrare 20mila vaccini condannata a risarcimento di oltre mezzo milione di euro

L’organo giudiziario che vigila sull’uso delle risorse pubbliche ha riconosciuto la somma alla luce degli sforzi che l’azienda ha dovuto mettere in atto per pianificare una nuova campagna vaccinale: il risarcimento dovrà coprire i costi dell’acquisto di nuove dosi (7.500 di esavalente, 4 mila di Mmrv, 2 mila per il meningococco, 4.700 per lo pneumococco, 350 Tbe e 1.800 Hpv) e le ore di straordinario degli infermieri che avevano dovuto somministrarle.

Petrillo, ora 35enne, era stata denunciata e licenziata nel 2017 quando si scoprì che anziché iniettare le dosi buttava via le siringhe ancora intatte. A far insospettire i colleghi era il fatto che i suoi piccoli pazienti non piangevano mai quando si chiudevano con lei in ambulatorio per farsi immunizzare. L’azienda sanitaria l’aveva prima trasferita a un altro incarico e poi aveva denunciato il suo comportamento ai carabinieri del NAS di Treviso, facendo partire un’indagine. Il processo per le ipotesi di peculato, falso e omissione d’atti d’ufficio è iniziato nel 2019 al tribunale di Udine, ed è ancora in corso: la prossima udienza sarà il 14 dicembre e la sentenza di primo grado sarà emessa a febbraio del 2022. Soltanto dopo il verdetto, in caso di condanna, la sentenza della Corte dei Conti sarà effettiva e il risarcimento dovrà essere pagato.

A rinforzare la tesi dell’accusa, sostenuta dal procuratore Claudia Danelon, era stata l’attività di campionamento di 209 prelievi di sangue fatti dal Nas di Udine: su 129 bimbi vaccinati dall’infermiera Petrillo, soltanto 20 risultavano aver sviluppato una risposta immunitaria. Allo stesso tempo, su 80 piccoli vaccinati da altri operatori, soltanto 6 erano risultati negativi.

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