Come il TAR può aprire i porti a Ocean Viking

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-23

Se la Ocean Viking, entrando in acque italiane, dinanzi al divieto, ricorresse al Tar Lazio, potrebbe ottenere lo stesso risultato

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Antonio Massari sul Fatto Quotidiano spiega oggi che il Tribunale Amministrativo Regionale di Roma potrebbe aprire i porti anche a Ocean Viking dopo la sentenza favorevole nei confronti di Open Arms:

A breve, quindi, potrebbe profilarsi un nuovo caso Open Arms, la nave dell’Ong spagnola, per il quale la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per omissione di attid’ufficio, da parte delle autorità italiane, perché –nonostante le esigenze sanitarie –non hanno autorizzato lo sbarco. Il procuratore Luigi Patronaggio due giorni fa ha disposto il sequestro della nave consentendo lo sbarco dei naufraghi, che sarebbe stato comunque consentito 24 ore dopo dal Tar, intervenuto sul ricorso presentato dagli avvocati Arturo Salerni, Mario Angelelli, Maria Rosaria Damizia, Gaetano Pasqualino e Giuseppe Nicoletti, che sconfessa i Viminale.

Il decreto Sicurezza stabilisce, infatti, che se l’intervento in mare non viene effettuato in coordinamento con le autorità libiche, che controllano la loro zona Sar, il passaggio nelle acque italiane è considerato “non inoffensivo”. E il governo può vietarne l’ingresso. Il Tar del Lazio, sospendendo l’efficacia del divieto, considerato un potenziale eccesso di potere, parla di “v i ol a z i o n e delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso”. E ancora: “La stessa amministrazione (il Viminale, ndr) riconosce (…) che il natante soccorso da Open Arms (…) –quanto meno per l’ingente numero di persone a bordo –era in situazione di evidente difficoltà”. E quindi: “Appare contraddittoria la valutazione (…) dell’esistenza dell’ipotesi di ‘passaggio non inoffensivo’ ”.

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Se il principio fosse confermato –contraddizione tra soccorso e passaggio non inoffensivo –cadrebbe un architrave del decreto. Se la Ocean Viking, entrando in acque italiane, dinanzi al divieto, ricorresse al Tar Lazio, potrebbe ottenere lo stesso risultato. Intanto la Open Arms è stata sottoposta a un fermo amministrativo per gravi anomalie anche sulla sicurezza della navigazione.

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