Come è stato chiuso il focolaio di Mondragone
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-06-28
La zona rossa resterà in vigore fino allo scadere delle due settimane canoniche, mentre proseguiranno gli screening sui residenti nelle aree contigue, che finora non hanno fatto emergere criticità
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Il Mattino spiega oggi che il focolaio di Mondragone, per il contesto sociale nel quale si è sviluppato, per le modalità di esordio e di individuazione dei casi (la scoperta di una donna positiva al Covid-19 che si era recata a partorire nell’ospedale di Sessa Aurunca e l’arrivo, nello stesso ospedale, di un suo connazionale, unico sintomatico, con febbre alta e polmonite, da considerare il caso 1) è stato ben controllato e oggi la quota di positivi scoperti dal tampone è zero:
La donna ha partorito a Sessa Aurunca senza provocare contagi intraospedalieri ed è stata trasferita nella struttura ginecologica “Covid” realizzata al Policlinico Federico II. «Il bimbo è stato portato alla pediatria del Moscati di Avellino – avverte Ferdinando Russo, manager della Asl – e sarà restituito alla mamma non appena quest’ultima sarà riscontrata negativa al tampone. Su 2 mila tamponi effettuati negli ultimi due giorni ne abbiamo processato 500 tutti negativi e stasera (ieri nda) avremo l’esito di altri 400». Da ricordare anche la fuga di 19 bulgari poi ritrovati poi nella piana del Sele e tutti risultati negativi al virus. Infine le tensioni degli ultimi giorni e l’arrivo dell’esercito chiamato da De Luca a presidiare i palazzi dopo un colloquio con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese
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La zona rossa resterà in vigore fino allo scadere delle due settimane canoniche, mentre proseguiranno gli screening sui residenti nelle aree contigue, che finora non hanno fatto emergere criticità. Il sabato è trascorso senza nuovi episodi di tensione dopo gli incidenti dei giorni scorsi tra la popolazione locale ed i bulgari di etnia Rom delle palazzine ex Cirio, dove erano stati scoperti una cinquantina di positivi al Covid-19. Oltre agli alimenti distribuiti dalla Protezione civile, filtra dietro il cordone sanitario qualche borsone passato da connazionali agli abitanti dei cinque edifici di 10 piani. Qui – a seconda dei periodi dell’anno – vivono ammassati tra i 500 ed i 1000 bulgari impegnati nei raccolti delle campagne. Le forze dell’ordine che hanno cinturato le palazzine sono state integrate dai Baschi verdi della Finanza e dal contingente di militari del Raggruppamento Campania, che dispone ora di 100 unità. I residenti, tutti con mascherina, mostrano qualche sintomo di insofferenza per gli operatori delle tv che danneggerebbero lo sforzo di ripresa turistica.