Il Codacons denuncia Achille Lauro e vuole mandare il video di Sanremo a Papa Francesco

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-03

L’associazione dei consumatori si scaglia contro il Festival e il cantante per la sua esibizione: “Blasfemia e vilipendio alla religione”

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Nella lunga fiera delle lunghe polemiche dopo la prima serata della del Festival di Sanremo, non poteva mancare la prevedibile denuncia del Codacons contro Achille Lauro. Il cantante veronese viene criticato per la sua performance sul palco dell’Ariston durante la quale ha simulato anche un “battesimo”. Un gesto che, secondo l’associazione dei consumatori presieduta da Carlo Rienzi, rappresenterebbe un “vilipendio alla religione cattolica” e, ovviamente, anche una blasfemia.

Codacons contro Achille Lauro, la denuncia per “vilipendio alla religione”

Nel comunicato stampa del Codacons contro Achille Lauro, si parla della decisione di sottoporre le immagini andate in onda nel corso della prima serata di Sanremo alla magistratura. Ma non solamente ai giudici che saranno chiamati a decidere se procedere o archiviare questa denuncia presentata:

“Per alzare l’audience di Sanremo la Rai non rispetta nemmeno la religione cattolica, e per questo annunciamo un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia per blasfemia e vilipendio della religione. Lo afferma il Codacons, commentando l’esibizione di ieri di Achille Lauro. Raccogliendo le proteste del mondo cattolico e del vescovo di Sanremo, mons. Antonio Suetta, abbiamo deciso di sottoporre quanto accaduto ieri all’Ariston all’attenzione della magistratura, affinché verifichi se l’esibizione di Achille Lauro possa configurare una offesa al sentimento cattolico e ai simboli della cristianità. Invieremo inoltre il video della performance di ieri a Papa Francesco, perché esprima una ferma condanna nei confronti della Rai”.

Magistrati e Pontefice. Perché le intenzioni dell’associazione dei consumatori guidata da Carlo Rienzi è di inviare il video della performance di Achille Lauro anche al capo della Chiesa Cattolica, direttamente in Vaticano. Un file che sarà spedito via mail alla posta elettronica di Papa Francesco. La speranza del Codacons è che quella comunicazione non finisca in spam e che Bergoglio (o chi per lui) non decida di cestinarla.

(foto: da Rai1)

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