Coronavirus: l’uomo che muore tentando di curarsi con la clorochina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-24

“A trenta minuti dall’ingestione, la coppia ha avuto effetti immediati che hanno richiesto il ricovero”, hanno spiegato i sanitari. Banner Health ha dichiarato che sta “fortemente spingendo” gli operatori sanitari a non prescrivere la clorochina ai pazienti che non sono ricoverati in ospedale

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Un uomo di Phoenix è morto e sua moglie si trova in terapia intensiva dopo che i due hanno assunto fosfato di clorochina in quello che a prima vista sembrerebbe un tentativo di autocura per il Coronavirus SARS-COV-2 e per COVID-19. La notizia, riportata dalla CNN, è stata data dal Banner Health dell’Arizona.

Coronavirus: l’uomo che muore tentando di curarsi con la clorochina

La clorochina, considerata “miracolosa” dal presidente Donald Trump per la cura, ha moltissimi estimatori soprattutto in Francia dove è partita una sperimentazione a Marsiglia ma non ci sono ancora evidenze scientifiche sulla sua efficacia. La FDA lo considera un trattamento per la malaria, il lupus e l’artrite reumatoide ma non ha ancora approvato il farmaco come trattamento per il Coronavirus. Gli esperti di Banner Health hanno sottolineato che il farmaco non deve essere ingerito per curare il virus, come ha spiegato  il dottor Daniel Brooks, Banner Poison e Drug Information Center, direttore medico: “L’automedicazione non è il modo di farlo.”

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“A trenta minuti dall’ingestione, la coppia ha avuto effetti immediati che hanno richiesto il ricovero”, hanno spiegato i sanitari. Banner Health ha dichiarato che sta “fortemente spingendo” gli operatori sanitari a non prescrivere la clorochina ai pazienti che non sono ricoverati in ospedale. “L’ultima cosa che vogliamo in questo momento è inondare i nostri dipartimenti di emergenza con pazienti che credono di aver trovato una soluzione vaga e rischiosa che potrebbe potenzialmente compromettere la loro salute”, ha detto Brooks.

La sperimentazione in Francia e l’OMS

Ieri il ministro della Salute francese, Olivier Véran, ha autorizzato “diversi test clinici in Francia”, fra questi uno con la clorochina “su diverse centinaia di malati ricoverati”. Lo ha annunciato lo stesso ministro con un tweet. “Comunicherò – aggiunge il ministro – ogni risultato positivo o negativo”. In una nota diffusa ieri sera, l’ospedale marsigliese guidato dal professore Didier Raoult ha deciso di andare controcorrente rispetto alle direttive sul coronavirus impartite su scala nazionale dal governo di Parigi. Raoult si è infatti impegnato ad effettuare test di depistaggio su larga scala a tutti coloro che ne faranno richiesta nonché la somministrazione, dopo i necessari accertamenti e precauzioni del caso, a tutti i pazienti affetti dal Covid-19, del mix tra il farmaco antimalarico idroclorochina e un antibiotico, l’azitromicina, da lui messo a punto. Secondo BFM-TV, questa mattina, erano circa 150-200 le persone dispostesi ordinatamente in fila dinanzi all’istituto IHU di Marsiglia per ottenere il test ed eventualmente il mix di farmaci proposto da Raoult. In una nota diffusa ieri, il professore e la sua squadra insistono sull’efficacia di questa soluzione, testata al momento solo su 29 persone, aggiungendo che non usarla sarebbe “amorale”.

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L’AIFA e la clorochina

Ma l’Alto Consiglio di Salute pubblica francese raccomanda di non utilizzare la clorochina se non per forme gravi e sotto stretta sorveglianza medica. E intanto anche il governo del Venezuela ha annunciato che ai pazienti contagiati dal coronavirus “verrà somministrata clorochina per via orale”. Lo ha reso noto ieri sera il ministro della Comunicazione Jorge Rodríguez aggiungendo che il prodotto, in fase sperimentale, sarà disponibile sia per i 77 pazienti venezuelani per cui è confermato il contagio da Covid-19, sia per le persone con cui essi sono stati in contatto prima dell’isolamento. Al momento, ha aggiunto il ministro, abbiamo a disposizione 250.000 compresse di clorochina ed abbiamo anche farmaci sufficienti “per trattare fino a 115.000 persone che dovessero contagiarsi”. Ma, ha precisato, “non raggiungeremo mai simili livelli perché la quarantena sta funzionando”. Infine Rodríguez ha ribadito che il governo sta esercitando uno sforzo finanziario enorme, ed al riguardo ha rinnovato un appello alla sospensione “a fini umanitari” delle sanzioni unilaterali statunitensi, assicurando che queste sono “un crimine di lesa umanità” che “ci costringe a realizzare complesse triangolazioni con altri Paesi per poter acquistare i test diagnostici per scoprire i contagiati dal virus”.

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