Clementina: la fidanzata di Giovanni Princi nel caso di Anastasia Kylemnyk

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-03

a giovane conosce e frequenta Princi da diversi anni e con la coppia Sacchi-Kylemnyk ha trascorso anche una settimana di vacanza, quest’estate, nelle montagne del Veneto. Potrebbe essere a conoscenza di elementi utili a ricostruire la dinamica dei fatti

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Nell’omicidio di Luca Sacchi c’è un’altra donna oltre ad Anastasia Kylemnyk. Si chiama Clementina ed è la fidanzata di Giovanni Princi, l’ex compagno di scuola di Luca Sacchi, tratto in arresto venerdì scorso dai carabinieri del Nucleo investigativo con l’accusa di avere tentato di acquistare  15 chili di marijuana da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, in carcere per la morte di Luca, ucciso la sera del 23 ottobre davanti a un pub di via Bartoloni. Secondo la Procura Princi – studente di Psicologia e già con precedenti di polizia per droga alle spalle –, era il “ponte”nella trattativa tra il gruppo dell’Appio Latino e quello di Casal Monastero.

Clementina: la fidanzata di Giovanni Princi nel caso di Anastasia Kylemnik

Secondo il Messaggero la sua fidanzata, amica della vittima e della Kylemnyk finora, non ha rilasciato dichiarazioni spontanee agli inquirenti né è stata formalmente convocata ma potrebbe essere a conoscenza di elementi utili per chiarire il contesto in cui ha preso forma la trattativa per l’acquisto di droga sfociata nel delitto del personal trainer di 24 anni:

La giovane conosce e frequenta Princi da diversi anni e con la coppia Sacchi-Kylemnyk ha trascorso anche una settimana di vacanza, quest’estate, nelle montagne del Veneto. Chi frequentava entrambe le coppie – prima della tragedia– ha il ricordo di quattro ragazzi molto affiatati soprattutto negli ultimi mesi, dopo che Lucaaveva ripreso i contatti con Princi, in primavera. Fino a oggi, però, la figura di Clementina è rimasta sempre dietro le quinte anche se la notte in cui è stato ferito Luca, è stata al fianco di Anastasia, anche quando è stata ascoltata dai carabinieri. Diversi amici che trascorsero la notte del 23 ottobre all’ospedale San Giovanni mentre Luca stava morendo,ricordano un passaggio importante.

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Intorno alle due del mattino i carabinieri del Nucleo investigativo convocarono la Kylemnyk per riascoltarla nella caserma di via In Selci dopo che i colleghi del nucleo Radiomobile e della compagnia di piazza Dante aveva acquisito una sua prima deposizione di fronte al “John Cabot” pub, subito dopo la sparatoria. «Posso farmi accompagnare da qualcuno?», chiese la baby-sitter ucraina ai militari. La sua richiesta fu accolta, Anastasia si mise a parlare con Clementina per circa dieci minuti prima di dirigersi, con lei al fianco, in via In Selci dove dichiarò di essere stata vittima di una rapina da parte di due sconosciuti, che non sapeva nulla di droga o stupefacenti e di non avere molto denaro nello zainetto, solo pochi euro e una bottiglietta d’acqua.

Proprio la baby-sitter, che sarà interrogata domani dal gip Costantino De Robbio, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare,risulta in posizione subalterna, come “sottoposta”, a Giovanni Princi che le aveva delegato «i momenti più pericolosi» della trattativa,tra cui il compito di custodire nello zainetto i 70mila necessari ad acquistare la droga. Oggi saranno ascoltati,intanto,lo stesso Princi, Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris, il ragazzo che avrebbe dovuto fornire i 15 chili di marijuana al gruppo di Casal Monastero, nonché colui che armò la mano di Del Grosso.

Foto copertina da: Il Messaggero

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