La circolare del Ministero dell’Istruzione che equipara le vittime della Shoah a quelle delle Foibe
di Massimiliano Cassano
Pubblicato il 2022-02-10
Una circolare inviata ai dirigenti scolastici dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione mette sullo stesso piano gli ebrei vittime della Shoah e i morti italiani delle Foibe
“Il Giorno del ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso, la “categoria” umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla “categoria” degli ebrei”. Questo passaggio di una circolare inviata ai dirigenti scolastici e firmata dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, ha fatto molto discutere e generato sollevamenti popolari e politici: di fatto, vengono paragonate le vittime delle Foibe a quelle dello sterminio antisemita messo in atto nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
La circolare del Ministero dell’Istruzione che equipara le vittime della Shoah a quelle delle Foibe
Subito è arrivata la richiesta di chiarimenti da parte del presidente nazionale di Anpi, Gianfranco Pagliarulo: “Chiediamo urgenti lumi al ministro dell’Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile”. Tra i politici in campo Emanuele Fiano, deputato del Partito democratico: “Nel profondo cordoglio che tutta l’Italia deve per l’orribile tragedia delle foibe il paragone è totalmente sbagliato. La Shoah è stato l’indicibile apice della vicenda millenaria dell’antisemitismo. L’onore e il rispetto che si deve a pagine tragiche della storia come quella delle Foibe, sulla quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato parole ineccepibili e definitive, non può in alcun modo portare a non comprendere ed offuscare la specificità della Shoah. È grave che un simile errore storico sia portato avanti proprio dal ministero dell’Istruzione”. E proprio a nome dell’istituzione sono arrivate le precisazioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha telefonato alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e al presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Poi ha diramato un comunicato: “Ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore”.