I cinque agnelli che Berlusconi ha salvato

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-04-09

Gli animali sono sempre stati la sua passione. E così, dopo i tanti fatti eleggere in Parlamento, Silvio si è mosso per gli agnelli, assolutamente senza secondi fini elettorali com’è sua abitudine e come testimoniano i pezzi usciti sul Corriere e sul Giornale

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Il volto sognante di Silvio Berlusconi mentre abbraccia uno dei cinque agnellini che l’ex premier ha salvato, ritratto nella foto insieme a Michela Vittoria Brambilla è forse più imperdibile dell’iniziativa «A Pasqua scegli la vita, scegli veg», promossa dalla deputata di FI, che fa parte di una campagna vegetariana e vegana. E così Silvio si è mosso, assolutamente senza secondi fini elettorali com’è sua abitudine e come testimoniano i pezzi usciti sul Corriere e sul Giornale:

Un percorso che ha intrapreso da tempo, spinto anche dalla compagna Francesca Pascale che gli ha trasmesso l’amore incondizionato per i cani, ma che oggi — in stagione pre-elettorale — si fa ancora più visibile. E infatti ieri, grazie all’azione di Michela Vittoria Brambilla, tra i fedelissimi dell’ex premier e presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, Berlusconi ha voluto rendere pubbliche le foto che lo mostrano teneramente abbracciato ad uno dei cinque agnellini che ha voluto salvare nell’ambito della campagna «A Pasqua scegli la vita, scegli veg».

Quattro femminucce, raccontano da Arcore, da due giorni «saltellano nel prato di villa San Martino» e un maschietto — battezzato Fiocco di Neve — di appena dieci giorni da allattare con il biberon ogni tre ore (qualcuno azzarda che sia la stessa Pascale a nutrirlo), sono stati sottratti dai volontari a morte certa per esplicita richiesta di Berlusconi. Che li ha voluti con sé assieme alla nutrita schiera di animali che già popolano il suo parco per affetto e per sostenere la lotta mirata all’abolizione del tradizionale pranzo a base di agnello che ha già il suo slogan: «Fate come lui».

berlusconi 5 agnelli
E mentre tutti noi ci domandiamo se sia vero che Francesca Pascale allatta l’agnellino, la svolta animalista e assolutamente disinteressata di Berlusconi ci riconsegna un Cavaliere che se ne frega delle facili ironie di chi ricorda che tanti altri animali ha amato, tutelato e salvato (le passere, le tope):

L’amore per gli animali lo ha portato ad accogliere in casa 8 cani, più 13 che sono stati affidati alle cure della figlia Marina. Oltre ai ben noti Dudù e Dudina, genitori di Wendy, Peter e Trilly, e a Marley, altri 5 (fra i quali l’adorato Sole) sono da poco stati adottati dopo averli prelevati da un canile di Olbia.
D’altra parte, i continui sondaggi e i dati che lo stesso Berlusconi cita, sono chiari: nelle case italiane vivono 8 milioni di cani e 12 di gatti, considerati «parte della famiglia», e tanti elettori sono sicuramente d’accordo con l’ex premier quando dice che chi li maltratta o uccide «merita la prigione» e quando afferma sicuro che «le donne nel 73% dei casi, dovendo scegliere, preferirebbero il loro cagnolino al loro marito».

Nel segreto dell’urna Fuffi ti guarda, tuo marito no.

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