Chil Post srl: la procura chiede l'archiviazione per il padre di Renzi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-03-21
Il gip deciderà se accoglierla o meno. L’indagine era nata dopo il fallimento della società Chil Post srl, che distribuiva di giornali e volantini.
La procura di Genova ha chiuso le indagini per la vicenda che vedeva coinvolto il padre del premier, Tiziano Renzi, accusato di bancarotta fraudolenta ed ha chiesto l’archiviazione. Il gip deciderà se accoglierla o meno. L’indagine era nata dopo il fallimento della società Chil Post srl, che distribuiva di giornali e volantini.
CHIL POST SRL: LA PROCURA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE PER TIZIANO RENZI
Il curatore fallimentare avrebbe rilevato passaggi sospetti dei rami d’impresa e uscite di denaro non giustificate: per questo aveva trasmesso la relazione alla Procura della Repubblica. Per gli altri due amministratori subentrati nella gestione societaria nel 2010, Antonello Gabelli e Mariano Massone sono state chiuse le indagini e l’accusa è di bancarotta fraudolenta. Secondo l’ipotesi accusatoria iniziale Tiziano Renzi, prima di dichiarare il fallimento della sua società con debiti per 1 milione e 300 mila euro, nel novembre 2013 l’avrebbe spogliata del ramo sano cedendo i beni disponibili alla Eventi6, azienda di proprietà della moglie Laura Bovoli. A insospettire i pm fu il prezzo di vendita da marito a moglie, che sarebbe stato di poco più di 3000 euro. Per gli inquirenti, Renzi negli anni in cui era amministratore avrebbe gestito correttamente la società madre e non avrebbe contribuito al fallimento. La bancarotta fraudolenta è il reato di chi, in qualità di amministratore o socio, ha dissipato, occultato o distrutto i beni di una società in fallimento con l’obiettivo di danneggiarne i creditori; viene accusato di bancarotta fraudolenta anche chi ha sottratto o falsificato libri e scritture contabili, oppure ha avvantaggiato determinati creditori rispetto ad altri. Secondo l’accusa, il curatore aveva rilevato passaggi sospetti dei rami d’impresa, e comunque delle uscite di denaro ingiustificate. L’inchiesta è seguita dal pm Marco Ayroldi e dal procuratore aggiunto Nicola Piacente. La bancarotta veniva contestata ad altre tre persone, ex amministratori della società.
TIZIANO RENZI E LA CHIL POST SRL
L’avviso di garanzia è stato notificato a Tiziano Renzi a settembre, e coincideva con la richiesta di proroga di indagini al Gip. La Chil Post srl aveva sede a Genova: